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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2012 alle ore 20:16.

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Standard and Poor's ha tagliato di un gradino i rating di Eni, Generali, Cattolica e Unipol, mantenendoli in creditwatch negativo. La decisione - spiega l'agenzia in una nota - è stata presa sulla scia dell'abbassamento del rating sovrano dell'Italia e di altri otto Paesi dell'Eurozona, annunciato venerdì scorso. L'agenzia internazionale ha tagliato anche il rating del gruppo Poste Italiane (da A-2 a BBB+). Per Eni il giudizio passa ad A da A+ con outlook negativo.

Per le Generali la riduzione della valutazione di controparte di credito è a A+ da AA-. Per Unipol Assicurazioni la valutazione scende a BBB+ da A- e per Unipol Gruppo Finanziario a BBB- da BBB. Anche per Cattolica il rating passa a BBB+ da A-.

Declassate anche altre compagnie d'assicurazioni europee: Mapfre Group, Millenniumbcp-Ageas Group e Allianz SpA (di due "gradini") nonché Caisse Centrale de Reassurance e Nacional de Reaseguros SA (di un "notch").

S&P spiega che il rating di Generali e delle sue controllate sono fino a tre gradini al di sopra del rating sovrano, contrariamente ai criteri dell'agenzia, grazie alla diversificazione del business del gruppo in Paesi della zona euro con un rating elevato. Quindi, mentre il rating sovrano é stato abbassato di due gradini, quello di Generali è sceso solo di uno. Il creditwatch negativo resta d'altro canto perché è possibile un ulteriore abbassamento di un livello, per riflettere l'esposizione aggregata al debito sovrano dell'eurozona, il debito e i depositi bancari collegati e il potenziale impatto sulla adeguatezza patrimoniale che ne risulterebbe e l'impatto dell'atteso rallentamento economico nella zona euro». S&P prevede di completare l'esame di tali fattori di rischio su Generali entro le prossime quattro settimane.

L'agenzia riconosce peraltro che altri gruppi assicurativi europei (Allianz, Axa, Aviva e Cnp) sono esposti agli effetti aggregati di tali fattori di rischio e che su di loro è ancora in corso l'esame e quindi oggi non sono state prese decisioni nei loro confronti. Anche nel loro caso è possibile l'abbassamento di un gradino, avverte l'agenzia. Nel caso di Unipol, peraltro, il rating resta in creditwatch anche in seguito all'annunciata operazione su Premafin-Fonsai. Il rating di Cattolica, infine, resta sotto esame con implicazioni negative mentre è in corso una più dettagliata revisione della sua adeguatezza patrimoniale.

Nella stessa nota S&P annuncia anche la riduzione di due gradini del rating della Caisse centrale de Reassurance, del gruppo spagnolo Mapfre, della Nacional de Reaseguros e del Milleniumbcp-Ageas.

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