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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2012 alle ore 09:07.
Finisce dopo 17 anni l'avventura ai vertici di Yahoo di uno dei protagonisti degli anni della bolla della net economy. Jerry Yang, che della casa di Sunnyvale è stato co-founder (con David Filo, era il 1995) e ceo (dal giugno 2007 al gennaio 2009) è stato anche il manager che si oppose alla scalata della compagnia tentata da Microsoft a inizio 2008, quando il numero uno di Redmond Steve Ballmer mise sul piatto dell'offerta circa 40 miliardi di dollari.
Yang ha comunicato ufficialmente ieri al board le proprie dimissioni abbandonando ogni carica all'interno della società e del consiglio di amministrazione. «È il momento per me – ha detto in una nota - di perseguire altri interessi. Il mio tempo in Yahoo, dalla fondazione a oggi, ha riguardato alcune delle esperienze più emozionanti e gratificanti della mia vita. Comunque, è per me venuto il tempo di perseguire altri interessi fuori da Yahoo. Mentre lascio la compagnia che ho co-fondato 17 anni fa, sono entusiasta per l'abilità di Scott Thompson come ceo, assieme al suo team al completo, per il modo in cui guiderà Yahoo in futuro».
Alla notizia dell'addio, Wall Street ha reagito bene, registrando un immediato rimbalzo delle azioni della Internet company nel mercato after-hour. Yang, a cui si deve di fatto anche il licenziamento dell'ex ceo Carol Bartz, rimarrà comunque uno dei maggiori azionisti di Yahoo. Anche senza alcuna poltrona di comando.
(G.Rus.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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