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Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2012 alle ore 18:50.
L'ultima modifica è del 18 gennaio 2012 alle ore 12:18.

Il Fondo monetario internazionale punta a raccogliere 500 miliardi di dollari e più di ulteriori risorse da prestare, partendo dall'ipotesi che le stime di potenziali finanziamenti globali necessari nei prossimi anni sono di 1.000 miliardi di dollari. Lo afferma il Fmi in una nota.
Secondo una fonte il Fmi intende raggiungere un'intesa in qusto senso al vertice del G20 di Città del Messico del 25-26 febbraio. Ieri sera il direttore del Fondo, Christine Lagarde, ha detto di essersi incontrata con gli altri membri del board, i quali «hanno sottolineato la necessità e l'urgenza di sforzi collettivi per proteggere le economie del mondo dal contagio e da eccessive contrazioni», con particolare riferimento alla crisi europea.
«Sono lieta di aver ottenuto (dal consiglio di amministrazione dell'Fmi, ndr) il riconoscimento dell'importanza che il Fondo disponga della potenza di fuoco necessaria per contribuire a smorzare i problemi posti dalla debolezza attuale dell'economia mondiale», scrive Lagarde in un comunicato.
«A questo scopo la direzione e i servizi del Fondo esamineranno le possibilità che si presentano per aumentare la potenza di fuoco dell'Fmi con i necessari parapetti».
Cameron: prestiti ai Paesi, non alle valute
«Sul ruolo del Fondo Monetario Internazionale abbiamo chiaramente espresso la nostra posizione nell'ultimo G20» così il primo ministro britannico, David Cameron, nel corso della conferenza stampa congiunta al termine dell'incontro con il premier italiano Mario Monti.
«Possiamo partecipare al rafforzamento del Fondo insieme ad altri paesi», ha continuato Cameron ribadendo la contrarietà di interventi mirati dell Fondo a sostegno dell'Eurozona intesa come area monetaria.
«Il Fondo deve concedere prestiti ai paesi, non a favore delle valute», ha sottolineato il premier britannico.
Il tesoro Usa: da noi niente fondi ulteriori
Il Fmi «può giocare un ruolo importante in Europa». Lo afferma - riporta la Cnbc - il Tesoro americano, ribadendo che l'Europa ha le capacità per risolvere i propri problemi. «Gli Usa non hanno intenzione» di dare ulteriori fondi al Fmi, perchè il Fmi non può sostituire l'Ue ma può solo essere supplementare.
La reazione dei mercati
La notizia ha impattato sui mercati finanziari con il differenziale di rendimento tra BTp decennali e Bund tedeschi sceso sotto 460 punti, a 458 punti. L'euro è salito fimo a un massimo di 1,2844 dollari, sulla scia delle indiscrezioni sul piano del Fmi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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