La Consob gioca d'anticipo ed impone un cambiamento in corsa nel progetto d'integrazione Fondiaria-Unipol che oggi dovrebbe essere presentato ufficialmente. La compagnia bolognese non acquisirà più il controllo di Premafin (e, a cascata, di FonSai) lanciando un'Opa sulla stessa società e liquidando generosamente gli attuali soci di controllo, la famiglia Ligresti. Si installerà ugualmente sul ponte di comando ma attraverso una diversa modalità, lanciando un aumento di capitale riservato (di circa 350 milioni) grazie al quale raggiungerà una partecipazione vicina al 75 per cento. Quei soldi serviranno a Premafin per partecipare alla ricapitalizzazione di FonSai per la quota di sua competenza.
La modifica del progetto è il risultato di un incontro svoltosi venerdì tra il presidente della Consob Giuseppe Vegas ed il vertice di Mediobanca. Ieri la necessità di rimodulare le intese precedenti ha richiesto nuove riunioni presso la banca milanese e pertanto anche i cda di Unipol e Premafin, che pure si sono tenuti, sono stati riconvocati per oggi in contemporanea con il consiglio di FonSai che procederà ad un aumento di capitale più consistente di quello previsto inizialmente (intorno a 1.050 milioni).
Con ingresso di Unipol attraverso un aumento riservato tutti gli altri soci saranno fortemente diluiti, soprattutto i Ligresti che all'indomani della ricapitalizzazione vedranno scendere la loro quota intorno al 10% senza poter godere del premio per il controllo come invece sarebbe accaduto nel caso di un'offerta pubblica. Che invece non ci sarà perché Premafin è sull'orlo della bancarotta e l'operazione potrà godere dell'esenzione prevista dagli attuali regolamenti della Consob. Invariati dovrebbero rimanere gli altri termini dell'operazione, dall'aumento di capitale di FonSai a quello di Unipol gruppo (1.100 milioni), alla fusione finale a quattro tra Unipol assicurazione, Premafin, FonSai e la sua controllata quotata Milano Assicurazioni.
Il cambio di rotta è stato appunto il risultato dell'incontro di venerdì nel quale Vegas avrebbe manifestato tutta la contrarietà della Consob per il diverso trattamento riservato ai soci Premafin (tra cui i Ligresti), che avrebbero beneficiato di un'Opa generosa a differenza degli azionisti di FonSai candidati invece a rimanere a bocca asciutta. Un semaforo rosso che lasciava prevedere l'imposizione dell'obbligo di un'Opa a cascata su FonSai a carico di Unipol, per giunta con un corrispettivo che avrebbe tenuto conto del premio di controllo pagato su Premafin. Nel nuovo schema invece, tutti i soci di Premafin e FonSai saranno trattati allo stesso modo e il loro destino verrà deciso con i concambi dell'integrazione finale con Unipol. L'Opa a cascata si allontana e con la sua forte azione preventiva, che segnala un cambiamento nei modi di fare dell'autorità, la Consob ottiene comunque che i danari inizialmente previsti per l'offerta su Premafin rimangano nel gruppo a beneficio dei soci, vecchi e nuovi. A cose fatte ai Ligresti rimarrà in mano un pugno di titoli su cui, eventualmente, potranno esercitare il recesso.
La necessità di un aumento di capitale più consistente in FonSai deriva da maggiori svalutazioni degli asset immobiliari (100 milioni) che hanno spinto sopra al miliardo la perdita del gruppo per il 2011. Con le riunioni di oggi, comunque, tutti i numeri verranno svelati. In una breve dichiarazione l'ad di Unipol Carlo Cimbri si è detto ottimista sull'esito dell'operazione. Ieri infine Premafin ha nominato cinque amministratori in sostituzione di quelli che si erano dimessi a fine dicembre. I nuovi arrivati, comunque, rimarranno in carica solo per poche settimane fino allo scioglimento di Premafin nel nuovo gruppo Unipol-Fonsai.
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I NUMERI
350 milioni
L'aumento riservato
Unipol lancerà un aumento di capitale riservato du Premafin invece di un'Offerta pubblica d'acquisto.
75%
La quota Unipol
Il gruppo bolognese avrà una quota vicina al 75% della holding.
1.050 milioni
L'aumento di FonSai
Il consiglio d'amministrazione di FonSai varerà oggi un aumento superiore alle stime iniziali.