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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2012 alle ore 12:55.
Amazon.com, il colosso americano delle vendite online basato a Seattle, ha chiuso il quarto trimestre con un fatturato in crescita del 35% a 17,35 miliardi di dollari (12,95 miliardi nel 2010) e un utile netto in calo del 58% a 177 milioni (416 milioni) o 38 centesimi per azione contro 91 centesimi del quarto trimestre 2010. Il giro d'affari è inferiore a quello stimato dagli analisti (18,5 miliardi) ma l'utile è nettamente superiore (17-19 centesimi).
Molto incerta la guidance del primo trimestre 2012 a causa di vari fattori: fluttuazione dei cambi, andamento dell'economia e dei consumi, sviluppo di internet e del commercio online, altri fattori difficili da prevedere. Amazon stima un fatturato tra 12 e 13,4 miliardi con un incremento tra 22% e 36% rispetto al primo trimestre 2011, mentre sul fronte del risultato le stime oscillano tra una perdita operativa di 200 milioni (-162%) ed un utile di 100 milioni (-69%). I risultati sono stati diffusi ieri sera dopo la chiusura di Wall Street. Nel dopo Borsa il titolo ha reagito negativamente perdendo fino all'11% ad un minimo di 172,64 dollari dopo una chiusura ufficiale a 194, 44 dollari (+1,19%).
Nel corso della conference call con gli analisti, il direttore finanziario di Amazon, Tom Szkutak, ha difeso la politica del gruppo che sta effettuando investimenti molto aggressivi per sfruttare le nuove opportunità di crescita. Amazon sta vivendo una fase di grande sviluppo e trasformazione: da semplice venditore di libri online punta infatti a diventare il più grande fornitore online di prodotti di entertainment distribuiti attraverso vari dispositivi, inclusi quelli sviluppati internamente (Kindle). Nel 2011 il gruppo ha aperto 17 nuovi centri di Logistica nel mondo per lo smistamento e la consegna dei vari prodotti acquistati online dalla clientela e sono in programma altre apertura nel 2012.
I risultati di questa strategia sono sintetizzati nelle parole con le quali Jeff Bezos, fondatore e ceo di Amazon, ha commentato i risultati del quarto trimestre: «Siamo grati ai milioni di clienti che durante queste festività hanno acquistato i nostri e-reader Kindle Fire e Kindle che sono diventati il prodotto più venduto sia negli Stati Uniti sia in Europa». E ancora: «Durante queste festività i nostri milioni di venditori terzi hanno avuto una stagione eccezionale con una crescita del 65% della divisione che ora rappresenta il 35% delle vendite totali». Nelle nove settimane del periodo natalizio e prenatalizio che si è concluso lo scorso 31 dicembre le vendite dei vari dispositivi Kindle e Kindle Fire (lanciato sul mercato 17 settimane fa) sono aumentate del 177% rispetto al 2010. Amazon non ha fornito dettagli ma gli esperti del settore stimano che nel quarto trimestre abbia venduto circa 6 milioni di e-reader.
L'aggressiva politica di crescita, che ha visto anche il lancio del Kindle Fire ad un prezzo stracciato di 199 dollari, meno della metà dell'i-Pad più a buon mercato, ha schiacciato il margine operativo che è sceso all'1,5% del fatturato rispetto al 3,7% del quarto trimestre 2010 ma ha sicuramente favorito l'occupazione. I dipendenti Amazon a fine dicembre sono balzati a quota 56.200 unità, con una crescita del 67% rispetto all'anno precedente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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