Chiusura in profondo rosso per i listini europei a causa dei timori legati alla Grecia e alle tensioni Israele-Iran: a Piazza Affari il Ftse-Mib ha lasciato sul terreno il 3,39%. Francoforte perde il 3,4% a 6.633 punti, Parigi il 3,58% a 3.362,56 punti, Londra l'1,84% a 5.765,89 punti. Madrid lascia sul campo il 3,39%. In controtendenza solo Atene, che avanza del 4,21%. L'indice Stoxx 600, nel quale sono contenuti i principali titoli del Vecchio Continente, ha ceduto il 2,67%, che equivale a 188 miliardi di euro bruciati. Piazza Affari, con un calo del 3,19% dell'Ftse All share, ha lasciato sul terreno da sola 12,6 miliardi. Male anche Wall Street: il Dow Jones scende del'1,57%, a 12.759,15 punti, il Nasdaq scende dell'1,36%, a 2.910,32 punti, e lo S&P 500 scende dell'1,54%, a 1.343,36 punti.

Grecia e Iran affondano i listini
L'alta tensione in vista della scadenza di giovedì, quando i creditori privati di Atene dovranno pronunciarsi sul piano di swap bond da 200 miliardi, ha innescato le vendite sul timore che non venga raggiunta una soglia soddisfacente di consensi. Ai timori per l'economia si agginguno si aggiungono le preoccupazioni sulle crescenti tensioni geopolitiche tra Israele e Iran, sul controverso programma nucleare di Teheran.

A Milano bancari e Fiat
In una giornata difficile per i bancari, pesanti vendite anche sui titoli italiani del settore: Monte dei Paschi ha ceduto il 6,44%, Bpm il 5,92%, Mediobanca il 5,63%, Unicredit il 5,18%. Male anche Intesa SanPaolo, che ha perso il 4,93% finale. Fiat (-6%) è stata la peggiore degli industriali. Solo Lottomatica (-0,15%) ha limitato i danni. L'accordo sul debito Premafin ha abbattuto le quotazioni di Fonsai (-9,7%).

Euro debole
Sul fronte dei cambi l'euro continua a perdere quota: dopo la chiusura di Wall Street la valuta unica è scambiata a 1,3113 dollari.

Petrolio in calo
Il barile registra flessioni di rilievo, dopo alcune sedute altalenanti e di cali marginali che avevano seguito una fase di forti aumenti, che hanno portato a prezzi da record sui carburanti in vari Paesi europei. A New York chiusura sotto quota 105 dollari al barile per il Wti. Il Brent scende di 1,69 dollari a 122,11 dollari.

Spread in rialzo
Lo spread Btp/Bund a 10 anni reagisce alle tensioni dell'eurozona facendo segnare un sensibile rialzo rispetto alla chiusura di ieri e toccando quota 330 e chiudendo a 329.

Focus Tokyo
I dati deludenti sulla crescita in Usa e Europa, il rialzo dello yen e il calo delle quotazioni dei metalli hanno frenato per il secondo giorno le principali borse di Asia e Pacifico. In particolare la fiducia degli investitori ha risentito del calo degli ordinativi dell'industria Usa, dell'incremento del deficit pubblico spagnolo e del passo indietro del fatturato delle Pmi europee. La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,63%, scontando anche le prese di beneficio e la debolezza dei listini cinesi dopo che il premier Wen Jiabao ha annunciato l'obiettivo di crescita ridotto per il 2012, al 7,5%.

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