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Questo articolo è stato pubblicato il 08 marzo 2012 alle ore 08:30.

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Enel ha chiuso il 2011 con un risultato netto del gruppo a 4,148 miliardi di euro in calo del 5,5% dai 4,39 del 2010 e un utile netto ordinario di 4,097 miliardi (-7% sul 2010). Lo comunica il gruppo, che oggi diffonde i dati definitivi dell'anno e il piano 2012-2016, sottolineando che la riduzione é dovuta al maggior carico fiscale che risente anche delle modifiche alla cosiddetta Robin Tax. Il dividendo complessivo proposto per l'esercizio 2011 é di 0,26 euro per azione (di cui 0,10 corrisposti in acconto a novembre 2011) da 0,28 euro del 2010.

Gli obiettivi dei piano 2012-2016. I target di Enel per il 2016 sono di raggiungere un ebitda di 19 miliardi e un utile netto ordinario di 5 miliardi. Sono gli obiettivi contenuti nel piano industriale 2012-2016 che Enel presenta alla comunità finanziaria. Per il 2014 il gruppo stima l'ebitda a 17 miliardi e l'utile netto ordinario a 3,8 miliardi.

Focus utile netto ordinario. Nel piano 2012-2016 di Enel si prevede per il 2012 di raggiungere un ebitda a 16,5 miliardi e un utile netto ordinario di 3,4 miliardi. Si tratta di risultati in flessione rispetto al 2011 (ebitda a 17,7 miliardi e utile ordinario a 4,097 mld) ed Enel spiega nella nota che si prevede ancora una prima metà del 2012 debole a livello macro con la debolezza della domanda di energia elettrica che caratterizzerà il mercato italiano per l'intero anno.

Focus indebitamento. L'indebitamento finanziario netto di Enel dovrebbe scendere a 43 miliardi nel 2012, a 39 miliardi nel 2014 e a 30 miliardi nel 2016. Sono gli obiettivi del piano strategico che il gruppo presenta alla comunità finanziaria. Il 2011 si é chiuso con un indebitamento a 44,629 miliardi (44,924 milioni al 31 dicembre 2010, -0,7 per cento).

Nuove regole per i dividendi. Dal 2012 cambia la politica dei dividendi di Enel. Nell'ambito del piano industriale 2012-2016 é inoltre prevista una revisione della politica dei dividendi, che sarà basata - a decorrere dai risultati dell'esercizio 2012 - su un pay-out pari almeno al 40% dell'utile netto ordinario di gruppo. Finora la politica di Enel era basata su un pay-out di almeno il 60%. Nell'arco del piano, si legge nella nota, si prevede anche che i dividendi saranno distribuiti una volta all'anno, senza ricorrere al pagamento di acconti.

L'ad Fulvio Conti: nel 2012 cresceremo nei Paesi emergenti. «Nel corso del 2011 il nostro gruppo ha conseguito risultati molto soddisfacenti e ancora una volta in linea con gli obiettivi precedentemente indicati, pur operando in un generale quadro economico sfavorevole, che si é reso ancora più difficile nell'ultimo trimestre dell'anno, in particolare in Italia e in Spagna». Lo afferma Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore denerale di Enel, commentando i risultati 2011 approvati dal Cda. «Nel corso del 2012 - aggiunge - si confermerà, perlomeno nella prima parte dell'anno, l'andamento negativo delle economie dei Paesi maturi in cui operiamo, che tuttavia dovrebbero cominciare a dare segni di ripresa a partire dal 2013. Proseguirà invece la crescita dei Paesi emergenti, già manifestatasi nel corso del 2011».

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