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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2012 alle ore 16:16.

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John Elkann all'assemblea degli azionisti Exor del 2011 (Ansa)John Elkann all'assemblea degli azionisti Exor del 2011 (Ansa)

Exor, la finanziaria del gruppo Agnelli, ha chiuso l'esercizio 2011 con un utile netto di gruppo di 504,2 milioni (136,7 nel 2010). Il dividendo è di 0,335 per ogni azione ordinaria, 0,3867 per azione privilegiata e 0,4131 per azione risparmio con un monte dividendo complessivo che sale da 75,9 a 80,1 milioni. Exor prevede di chiudere il 2012 con risultati positivi sia per il gruppo sia per la Spa.

L'utile netto della Spa scende invece a 58,7 milioni dai 151,8 milioni nel 2010. Il calo è dovuto a minori dividendi incassati da partecipate (-26,1 milioni), alla variazione delle minusvalenze nette su cessioni e svalutazioni di partecipazioni (-74,4 milioni, di cui 56,2 milioni relativi alla svalutazione effettuata sulla controllata Juventus), da maggiori oneri finanziari netti (-12,6 milioni), da maggiori imposte indirette (-0,8 milioni), da maggiori imposte dell'esercizio (-1,5 milioni). Questi fattori sono compensati da minori spese ricorrenti (+2,6 milioni) e da maggiori proventi netti non ricorrenti (+19,7 milioni che comprendono la plusvalenza realizzata dall'incorporata Exor Services con la cessione dell'immobile di Corso Matteotti 26 che è stata pari a 7,1 milioni).

andamento titoli

In calo anche il valore netto degli attivi (Nav, Net Asset Value) che passa da 8,36 miliardi di fine 2010 a 6,3 miliardi. I risultati sono stati esaminati dal consiglio di amministrazione di Exor, riunitosi oggi a Torino sotto la presidenza di John Elkann, e saranno sottoposti all'approvazione dell'assemblea degli azionisti, fissata per il 29 maggio. Al 31 dicembre 2011 il saldo della posizione finanziaria netta consolidata del Sistema Holdings è negativo per 325,8 milioni con una variazione negativa di 368,4 milioni rispetto al saldo positivo di 42,6 milioni di fine 2010 principalmente per gli investimenti effettuati nel corso dell'esercizio.
Al 31 dicembre 2011 il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante ammonta a 6,4 miliardi con un incremento netto di 328,5 milioni rispetto a fine 2010.

Il piano di incentivazione. Per quanto riguarda le stock grant è prevista l'assegnazione di complessivi 400.000 diritti per circa 30 beneficiari: riceveranno un corrispondente numero di azioni Exor ordinarie alla data di maturazione fissata nel 2018, subordinatamente al perdurare del rapporto professionale con la società e con le società del Sistema Holdings. La seconda componente, definita 'Company Performance Stock Option', prevede l'assegnazione di complessivi 3 milioni di diritti di opzione che consentono ai beneficiari di acquistare un corrispondente numero di azioni Exor ordinarie. Il periodo di maturazione delle opzioni decorrerà dal 2014 al 2018 in quote annuali di pari entità che saranno esercitabili dal momento della maturazione sino al 2021, subordinatamente al raggiungimento dell'obiettivo di performance e al perdurare dei rapporti professionali con la società e con le società del Sistema Holdings. Il presidente e amministratore delegato della società John Elkann è beneficiario del 'Company Performance Stock Option' e riceverà 750.000 diritti di opzione. Gli altri beneficiari potranno essere circa 15 dipendenti di Exor e delle società del Sistema Holdings, che ricoprono ruoli chiave nell'ambito dell'organizzazione aziendale.

Confermata la vendita di Alpitour
Exor conferma la cessione della partecipazione in Alpitour per 225 milioni di euro. L'accordo è stato integrato con il riacquisto di un albergo per 26 milioni di euro (viene quindi aumentata la remunerazione del prezzo differito). La struttura sarà concessa in locazione al gruppo Alpitour e garantirà ad Exor un rendimento legato ai risultati della gestione dell'immobile con un minimo garantito. Potrà poi essere ceduta a terzi senza alcuna limitazione contrattuale. Il closing dell'operazione di vendita di Alpitour è previsto nelle prossime settimane. Gli acquirenti sono due fondi chiusi di private equity facenti capo a Wise Sgr e J. Hirsch & Co, a cui si affiancano altri soci finanziari tra cui Network Capital Partners. Gli acquirenti effettueranno l'operazione mediante Seagull, un veicolo societario appositamente costituito ed opportunamente capitalizzato.

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