Le posizioni restano distanti ma, a detta dell'amministratore delegato di Fondiaria Sai, Emanuele Erbetta, «si stanno facendo progressi» nella determinazione dei concambi per il maxi riassetto Fonsai-Unipol. Progressi che, in ogni caso, non hanno ancora portato alla determinazione di un punto fermo. Tanto che, salvo improvvisi colpi d'acceleratore, per oggi non è previsto alcun summit tra le parti e si guarda al week end come momento utile per il confronto finale. Nel frattempo, Scenari Immobiliari ha preso carta e penna ed è scesa in campo contro il collegio sindacale di Fondiaria Sai. In particolare, in una missiva inviata al gruppo assicurativo, al collegio sindacale, al fondo Amber, a Isvap e Consob, la società «invita e diffida» l'organo di controllo «a rettificare i giudizi negativi espressi riguardo l'operato di Scenari Immobiliari», riservandosi in caso contrario di agire «nelle opportune sedi civili e penali» con richiesta di risarcimento. Nel documento la società di consulenza passa in rassegna le valutazioni operate per conto del gruppo in cui appare «più macroscopica la superficialità e l'erroneità della ricostruzione operata dal collegio sindacale». Di più, Scenari Immobiliari sottolinea che nella relazione in risposta ad Amber, «con un'operazione di strabismo» il collegio aggira i quesiti posti dal fondo, spostando l'attenzione dai comportamenti degli organi sociali alle valutazioni degli esperti. In quest'ottica torna a ribadire di non essere mai stato sollecitato in alcuna forma dagli organi di controllo, tra i quali anche Isvap e Consob, per chiarire i contenuti delle valutazioni salvo per l'operazione sulla Tenuta Cesarina, transazione che poi non è stata conclusa. Valutazioni peraltro effettuate «a valle di decisioni già assunte da Fondiaria Sai». Come ricorda la memoria, «nella relazione del collegio sindacale viene messa in dubbio la serietà del lavoro valutativo di Scenari Immobiliari tanto che in alcuni passaggi si suggerisce al cda di Fondiaria Sai di considerare l'eventualità di promuovere azioni di responsabilità nei confronti» dei valutatori. Tra le operazioni in cui Scenari ha espresso giudizi di congruità vi sono Atahotels, Marina di Loano, Gilli, Lancetti. Mediamente nel corso degli anni, i compensi professionali versati a S.I dal gruppo Fondiaria Sai sono stati pari al 9% del fatturato dell'istituto. E il mandato si è esaurito quando a inizio 2011 il consulente, sollecitato da FonSai a simulare i possibili effetti di una riduzione dei corrispettivi di affitto da parte di Atahotel, ha concluso che per gli immobili si sarebbe resa necessaria una svalutazione. Infine, fanno intendere da Scenari Immobiliari, se si toglie dal patrimonio immobiliare di Fondiaria l'area Castello di Firenze, la differenza di valutazione del portafoglio rispetto alle nuove stime sarebbe solo del 4%. L'area Castello, tra l'altro, è stata recentemente oggetto di sequestro ed è diventata uno dei temi caldi, assieme ai crediti chirografari che FonSai vanta nei confronti di Imco-Sinergia (circa 180 milioni) nella definizione dei concambi.
Quest'ultimo è un tassello cruciale prima del quale Consob non muoverà passo. Come riferito ieri dal presidente dell'Autorità, Giuseppe Vegas: «La Commissione deciderà al momento giusto».
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