Chiusura contrastata per Wall Street, con l'indice S&P500 piatto (-0,05%), il tecnologico Nasdaq in rosso (-0,76%) e l'industriale Dow Jones positivo (+0,56%). Bene invece le Borse europee, ma sotto i massimi di seduta. A Milano il Ftse-Mib conclude guadagnando lo 0,36%. In territorio negativo solo il listino spagnolo, con l'Ibex che perde lo 0,57% e i cds sul fallimento del Paese sono balzati oggi al record di 521 punti e lo spread Bonos-Bund intorno a quota 440. Parigi recupera lo 0,8% e Francoforte lo 0,9%.

A Milano scatta Buzzi
Tra le blue chip, spicca Buzzi Unicem (+4,6%) che scatta dopo avere perso il 21% nell'ultimo mese e grazie al rialzo delle stime degli analisti sull'utile 2012 (previsto in aumento del 16%). Ben comprate anche Pirelli & C (+2,9%), Fiat Industrial (+2,2%) e Tod's (+2,6%) mentre Telecom Italia (+2,2%) beneficia delle nuove voci sullo scorporo della rete. Giù gli istituti di credito a partire dal Banco Popolare (-5,5%) e Mps (-4,4%). Diasorin (-5,2%) prende fiato dopo il rally dell'ultimo mese (+15%) mentre A2a (-4,5%) paga le preoccupazioni del mercato su un eventuale esborso per l'Opa Edison. Mediaset (-2,9%) sconta le preoccupazioni per un ulteriore calo del mercato pubblicitario. Prima di essere sospesa in attesa degli esiti dei cda, la galassia Ligresti vedeva Fondiaria - Sai sotto del 5,9% e Premafin piatta (+0,4%) mentre Unipol perdeva il 5,2%.

Bene i dati macro Usa
A marzo i consumi privati negli Usa sono cresciuti dello 0,8% contro lo 0,3% atteso. Il dato incoraggia gli acquisti sui mercati azionari, reduci da una settimana in profondo rosso. Wall Street è in rialzo come le Borse europee con Piazza Affari maglia rosa d'Europa

Spread in tensione
La tensione resta alta sul mercato obbligazionario. Lo spread tra il Btp decennale e il Bund tedesco ha sfiorato i 400 punti per poi scendere a 387. Il differenziale della Spagna che si porta a 435 punti, 15 in più di venerdì. Anche lo spread della Francia si muove in aumento a 129 punti a pochi giorni dalle elezioni per l'Eliseo.

Bund mai così in basso
Mentre scivola al nuovo minimo di tutti i tempi di 1,632% il rendimento sul decennale tedesco, in scia alle tensioni spagnole.

Euro in calo
In questo contesto il dollaro è in ripresa stamani sui mercati europei dove il biglietto verde passa di mano a 1,3023 sull'euro, in rialzo rispetto agli 1,3148 della quotazione indicativa Bce di venerdì e agli 1,3072 della chiusura di Wall Street (cambio euro/dollaro in tempo reale).

Da oggi cambia l'oscillazione yuan/dollaro
Restano nel settore delle valute, va rilevato che da oggi parte l'allargamento della banda di oscillazione dello yuan contro il dollaro statunitense - annunciato ieri dalle autorità di Pechino - raddoppiando la banda di oscillazione giornaliera a +1/-1% rispetto al precedente +0,5/-0,5%. La decisione è stata interpretata come un passo avanti verso una più grande liberalizzazione del tasso di cambio della moneta cinese, a visto anche il rallentamento del pil all'8,1% nel primo trimestre. A fine mattinata la divisa cinese tratta a 6,3145 yuan per un dollaro.

Materie prime
Deboli oro e argento sui mercati internazionali, con il lingotto (consegna spot) che cede lo 0,2% a 1.672,59 dollari e l'argento (consegna maggio), che scivola dello 0,8% a 32,265 dollari. Di fronte a un Bund che si rafforza (confermando lo status di bene rifugio durante le fasi di avversione al rischio) il metallo giallo mostra di non rivestire più a pieno regime questa storica funzione (quotazione dell'oro in tempo reale).

Focus Tokyo
Chiusura in ribasso per la Borsa di Tokyo dove l'indice Nikkei archivia la seduta a 9.470,64 punti (-1,74%), appesantita anche dalla forza dello yen che si è spinto a 104,9 contro euro. Contrastate le altre piazze asiatiche.

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