Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2012 alle ore 19:27.
L'ultima modifica è del 17 aprile 2012 alle ore 15:09.

My24
Olivier Blanchard, capo economista del Fondo monetario internazionale (Bloomberg)Olivier Blanchard, capo economista del Fondo monetario internazionale (Bloomberg)

L'Italia non raggiungerà il pareggio di bilancio almeno fino al 2017. Lo prevede il Fmi nel Fiscal monitor appena diffuso. Il deficit-Pil italiano passerà infatti dal 2,4% del 2012 all'1,1% nel 2017, per attestarsi all'1,5% nel 2013, all'1,6% nel 2014, all'1,5% nel 2015 e all'1,3% nel 2016. Il debito sarà pari al 123,4% quest'anno e al 123,8% il prossimo. Carlo Cottarelli, respondabile del Fiscal Monitor del Fmi, sottolinea che in ogni caso nel 2013 l'Italia avrà il terzo deficit più basso di Eurolandia ed è molto importante sottolineare che al netto degli effetti ciclici sarebbe in surplus.

Un po' meno fosche le previsioni contenute
nel World Economic Outlook del Fmi, anch'esso presentato oggi a Washington. Documento in cui comunque si prevede per l'Italia, assieme alla Spagna, una recessione «più profonda» rispetto agli altri Paesi europei. Nell'Economic Outlook sono migliorate le stime del Pil italiano, ora portate a -1,9% per il 2012 e a -0,3% per il 2013 con variazioni rispettivamente di 2 e 3 decimi di punto rispetto alle stime formulate in febbraio.

Un alleggerimento che comunque non cancella una situazione in chiaroscuro. Da un lato con il tasso di disoccupazione tricolore che alla fine dell'anno prossimo sfiorerà il 10% della forza lavoro, toccando il 9,7%, valore comunque ancora inferiore alla media europea del 9,9%. Dall'altro con un deficit delle partite correnti (merci e servizi) che vedrà più che dimezzarsi il "rosso" del 3,2% del Pil registrato nel 2011, giungendo alla fine del triennio a quota 1,5%. Sintomo di un miglioramento della posizione competitiva del Paese, che presenterà peraltro un'inflazione in deciso ripiegamento dal 2,2% di quest'anno all'1,5% del 2013.

In tale scenario, secondo il Fondo Monetario, «un appropriato risanamento dei conti pubblici costituisce un'ovvia priorità. Le economie in crisi dell'area euro e i Paesi con posizioni sui conti pubblici più deboli, come Italia e Slovenia, devono attuare i piani recentemente concordati per rendere più stringente la loro posizione fiscale».

Nell'eurozona ripresa da metà 2012, in Italia solo nel 2013
La ripresa dell'economia italiana inizierà soltanto nel 2013. Il Fmi stima invece per l'Eurozona nel suo complesso un rimbalzo già nella seconda metà di quest'anno. «Al contrario», si legge nel Rapporto sulle prospettive economiche mondiali, «in Grecia e in Portogallo, dove l'aggiustamento sotto i programmi congiunti di Ue e Fmi continua, e in Italia e in Spagna, dove lo spread sui rendimenti rimane elevato a dispetto degli sforzi effettuati sul risanamento dei conti, la recessione sarà più profonda e la ripresa e attesa cominciare soltanto nel 2013».

Saccomanni (direttore generale Bankitalia): Fmi troppo pessimista
Le previsioni del Fmi di un calo del Pil italiano dell'1,9% nel 2012 «sono troppo pessimiste». È quanto afferma il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni, che rileva come siano migliori le stime sia della Bce che della Commissione Ue e che una ripresa sarà possibile «gia alla fine di quest'anno.

Nell'eurozona disoccupazione verso l'11%
La disoccupazione continuerà ad aumentare nell'area euro, toccando un massimo del 10,9% quest'anno secondo le ultime previsioni del Fondo monetario internazionale, e nel 2013 registrerà solo una limatura rimanendo al 10,8%. In Italia è attesa in aumento al 9,5% quest'anno e al 9,7% il prossimo.

In Spagna senza lavoro al 24,2%
I livelli più elevati si continueranno a registrare in Spagna, dove secondo il World Economic Outlook quest'anno la disoccupazione raggiungerà un picco del 24,2%, mentre nel 2013 si attesterà al 23,9%. Elevatissima anche in Grecia, al 19,4% nel 2012 e 2013. All'opposto in Germania continuerà a calare, dal 6% dello scorso anno si attenuerà al 5,6% nel 2012 e al 5,5% nel 2013.

Blanchard: Pil dell'eurozona frenato da Italia e Spagna
La crescita è bassa per le economie avanzate, soprattutto in Europa dove sul -0,3% del Pil previsto per il 2012 pesano le contrazioni di Italia e Spagna. Lo afferma il capo economista del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Olivier Blanchard. «Le tensioni geopolitiche pesano sul mercato del petrolio ma il rischio maggiore che pesa sull'economia mondiale è l'Europa», afferma. Ma «non c'è un piano B: stiamo lavorando duramente affinchè questo non accada», aggiunge Blanchard rispondendo a chi gli chiedeva di un'eventuale uscita dall'area euro di uno dei Paesi membri.

Crescita mondiale rivista al rialzo: +3,5% quest'anno
Revisione al rialzo invece per la crescita mondiale, con il Fmi che stima il Pil globale in aumento del 3,5% nel 2012 (+0,2% su previsioni di gennaio) e al 4,1% il prossimo anno (+0,1%).

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi