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Questo articolo è stato pubblicato il 27 aprile 2012 alle ore 06:46.
Il primo trimestre di Deutsche Bank delude le attese del mercato. Il colosso tedesco del credito ha registrato profitti per 1,4 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,1 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso e inferiori alla stima di 1,56 miliardi fatta da un consensus di analisti monitorato da Bloomberg. Ad incidere sul risultato - si legge nel comunicato della banca - alcune poste straordinarie pari a 500 milioni di euro, dovute ad accantonamenti per contenziosi legali e una svalutazione di 257 milioni sulla vendita della propria quota dell'azienda farmaceutica Actavis.
Nel complesso la divisione "trading" ha dato risultati in calo rispetto al primo trimestre del 2011 ma comunque leggermente migliori delle attese. Rispetto alla perdita di 422 milioni dell'ultimo trimestre dell'anno scorso, le attività di investment banking hanno registrato 1,72 miliardi di profitti ante imposte (gli analisti si aspettavano 1,64 miliardi). Sul reddito fisso i ricavi sono stati 3,39 miliardi, in calo dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2011, ma in netto miglioramento rispetto all'ultimo trimestre 2011 e comunque oltre i 3,12 miliardi attesi dagli analisti. Deludente invece la performance dell'azionario: 726 milioni di ricavi contro attese di 750. Nella presentazione dei risultati agli analisti è emerso un incremento dell'esposizione in debiti sovrani periferici del 7% rispetto al 31 dicembre 2011. Quella sull'Italia in particolare è cresciuta passando da 1,767 a 1,953 miliardi, anche se ancora decisamente contenuta rispetto agli 8 miliardi del bilancio 2010. Stabile invece quella sulla Spagna pari a 1,358 miliardi. In netto calo invece quella sui titoli greci (da 448 a 94 milioni) mentre registra un deciso rialzo l'esposizione in titoli di Irlanda (da 181 a 350 milioni) e Portogallo (da 45 a 189 milioni).
Nel complesso le attività di investment banking hanno pesato per il 66% del totale dei ricavi di gruppo contro un 34% dalle attività di credito tradizionale. I ricavi della divisione "Private clients and Asset management" sono stati pari a 3,4 miliardi, in calo rispetto ai 4,1 dello stesso periodo dell'anno scorso. In deciso miglioramento la patrimonializzazione con il core Tier 1 ratio passato dal 9,5% di fine 2011 all'attuale 10%, in linea con i requisiti internazionali.
Le prospettive per il futuro tuttavia restano incerte ha detto Cfo Stefan Krause. «L'effetto positivo sui mercati delle aste Ltro della Bce si è attenuato ad aprile» ha dichiarato. Ieri il titolo ha perso il 2,72% a Francoforte anche se, da inizio anno, la performance è positiva per il 13,5 per cento.
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