L'arrivo degli azionisti all'Assemblea dell'istituto Mps (Ansa)

E' cominciata stamani a Siena l'assemblea di Banca Monte dei Paschi, destinata ad aprire una nuova fase nella storia secolare dell'istituto di credito. Al vertice saranno infatti nominate due figure esterne al sistema di potere locale, che segnano una forte discontinuità rispetto al passato: Alessandro Profumo nel ruolo di presidente della banca, e il direttore generale Fabrizio Viola in quello (anche) di amministratore delegato.

Il cambiamento in realtà si estende a gran parte del nuovo consiglio di amministrazione, visto che saranno sostituiti nove componenti su 12. Le liste in campo sono tre. L'azionista di riferimento - la Fondazione Mps che per la prima volta si presenta in assemblea con una maggioranza non assoluta (è scesa al 36,35% di Banca Mps) e che esprimerà sei membri – candida, oltre a Profumo e Viola, i docenti universitari Paola Demartini, Tania Groppi e Angelo Dringoli e il commercialista Marco Turchi, già sindaco revisore di Rocca Salimbeni e destinato alla vicepresidenza della banca. La seconda lista che fa capo a Unicoop Firenze, Finamonte (famiglia Aleotti, che controlla la casa farmaceutica Menarini) e 58 azionisti pugliesi guidati da Lorenzo Gorgoni, candida il leader della coop di consumatori Turiddo Campaini (che diventerà l'altro vicepresidente della banca), Alberto Giovanni Aleotti, Michele Briamonte, lo stesso Gorgoni e Pietro Giovanni Corsa. Infine, la lista Axa porterà alla conferma in cda di Frederic Marie de Courtois.

Oltre al rinnovo degli organi sociali per i prossimi tre anni, l'assemblea approverà anche il bilancio di Mps, che si chiude con 4,69 miliardi di rosso, in gran parte legati alle svalutazioni. Ma la giornata per Siena sarà particolarmente lunga. In serata il consiglio comunale è chiamato ad approvare il consuntivo 2011: se, com'è probabile, il sindaco Franco Ceccuzzi (Pd), principale referente della Fondazione Mps, non otterrà la maggioranza a causa delle spaccature con i cattolici legate proprio alla governance della banca, si profila il rischio di un commissariamento.

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