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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2012 alle ore 08:38.

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Seduta sull'ottovolante per le Borse europee. Piazza Affari azzera le perdite sul finale e chiude in territorio positivo (+0,29%), spinta dall'indice Michigan sulla fiducia dei consumatori Usa che a maggio è salito più delle attese. E anche grazie al buon esito dell'asta Bot . Si attenua anche lo spread Btp-Bund che scende sotto la soglia dei 400 punti e si porta a quota 397.

In terreno positivo anche le borse di Francoforte (+0,95%) e Londra (+0,75%). Chiudura sulla parità per Parigi (-0,01%). Chiusura in perdita invece per Madrid (-0,71%) dopo l'annuncio del Governo spagnolo, che imporrà alle banche iberiche nuovi accantonamenti per 30 miliardi per proteggersi dall'esposizione al settore immobiliare (indici).

andamento titoli

Focus Wall Street
La giornata è negativa anche per Wall Street, che dopo un avvio positivo chiude leggermente al di sotto della parità (-0,10%). Da segnalare la cattiva partenza dei bancari, frenati da JpMorgan (che perce oltre l'8%), con l'eccezione di Wells Fargo.

Frena la locomotiva Cinese
Non ha fatto bene ai listini il rallentamento della crescita cinese, i timori sulla situazione greca e la notizia che Jp Morgan ha registrato perdite collegate al trading per 2 miliardi di dollari.

A Piazza rimbalza Pirelli e vola FonSai
Sul paniere principale del listino milanese guadagnano in particolare A2a e Pirelli & C. Bene anche le Fiat ed Eni. Fondiaria - Sai strappa, - entrando in asta di volatilità per uno scostamento al rialzo del 18% a 1,09 euro. Sul titolo c'è stata forte la speculazione in attesa del riassetto. Sul tavolo oltre alla proposta di Unipol (+1%) c'è anche quella di Sator e Palladio che sono pronte a ricapitalizzare la società per 800 milioni. La prossima settimana dovrebbe riunirsi il Cda di Fonsai anche per esaminare la controfferta. Intanto, nella galassia Ligresti le Premafin crescono del 5% e le Milano del 7,9 per cento.

Usa, calo dei prezzi alla produzione
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono calati in aprile dello 0,2% mentre la performance per la sola componente core è stata pari a un rialzo dello 0,2%. Le attese degli analisti erano per un ribasso dello 0,1% per l'indice generale e una flessione dello 0,2% per la componente core al netto di alimentari ed energetici. Su base annuale, il rialzo in aprile è stato dell'1,9%, l'incremento tendenziale minore dall'ottobre 2009. A pesare sull'andamento dell'indice sono stati nel mese i prezzi dell'energia che sono calati dell'1,4%.

La Cina rallenta, inflazione in calo
La produzione industriale in Cina rallenta a +9,3% in aprile, dopo il +11,9% di marzo. Salgono del 14,1% annuale ad aprile le vendite al dettaglio e crescono del 10,2% gli investimenti fissi nelle aree urbane nei primi 4 masi del 2012. I prezzi al consumo, annuncia l'Ufficio nazionale di statistica, sono aumentati del 3,4% in aprile contro il 3,6% di marzo. Nel mese i prezzi sono saliti dello 0,1% grazie ad un calo dello 0,9% dei prezzi alimentati che comunque, nell'anno, hanno registrato un impennata complessiva del 7%, restando il fattore principale di crescita del costo della vita. Le vendite al dettaglio sono salite del 14,1% annuo ad aprile anno su anno, rispetto al 14,8% del primo trimestre. In aprile su marzo il dato cresce dell'1,13%.

Spread BTp-Bund sotto i 400 punti
Il differenziale tra il Btp e il Bund torna sotto i 400 punti in apertura con un rendimento al 5,49% (guarda qui lo spread BTp-Bund in tempo reale). Alta la tensione anche sui Bonos in area 450 punti sul titolo tedesco con un tasso sopra il 6% (qui lo spread Bonos-Bund in tempo reale).

Petrolio in discesa, l'euro ai minimi da gennaio
Il petrolio è in calo sui mercati internazionali. Il greggio Wti cede 94 cent a 96,14 dollari mentre il Brent cala di 81 cent a 111,92 dollari. L'euro scivola ai minimi da gennaio a 1,2905 dollari (segui qui il cambio euro-dollaro in tempo reale).

Prezzi alla produzione Gb meglio del previsto
I prezzi alla produzione nel Regno Unito ad aprile sono saliti dello 0,7% mensile e del 3,3% su base annua. Si tratta dell'incremento annuo più basso da dicembre 2009. I dati sono superiori alle attese degli economisti, che si aspettavano una crescita rispettivamente dello 0,5% e del 3%.

Tokyo giù dello 0,6%
La Borsa di Tokyo chiude in calo dello 0,6% dopo i deludenti dati sulla produzione industriale in Cina. L'indice Nikkei225 scende sotto quota 9mila punti a 8.953,31 punti.

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