Il numero uno dell'Fmi, Christine Lagarde mette in guardia dal rischio di «contaminazione» in caso di uscita della Grecia dall'euro e considera un'opzione la possibilità che altri paesi dell'area euro aumentino i loro aiuti ad Atene per farla restare. «C'è un problema con questa opzione - spiega la Lagarde in un'intervista alla Bbc - è il rischio di contaminazione».

In pratica il problema è quello di una contaminazione «da un membro isolato che sarà messo da parte agli altri membri che vogliono restare. Da qui la necessità che gli altri facciano tutto quello che devono fare». «Se i greci non vogliono pagare il prezzo di restare nella zona euro - aggiunge - qualcuno dovrà farlo». Potrebbe quindi essere un'altra opzione quella che «i membri dell'Eurozona siano disposti ad aumentare il sostegno finanziario» alla Grecia «perchè ritengono che l'integrità dell'Eurozona sia sufficientemente vantaggiosa per giustificare un finanziamento aggiuntivo».

Papademos non esclude preparativi per uscita dall'euro
«Sebbene un simile scenario sia poco probabile e non sia auspicabile né per la Grecia né per altri paesi, non si può escludere che ci siano preparativi in corso per limitare le potenziali conseguenze di un'uscita della Grecia dalla zona euro». Lo ha dichiarato il primo ministro greco uscente, Lucas Papademos, al Wall Street Journal. Il rischio di un'uscita della Grecia dall'euro, secondo Papademos, «reale» e per impedire questo scenario è necessario che i greci sostengano «l'applicazione continua del programma economico» concordato con Ue, Fmi e Bce. L'addio all'Eurozona, secondo Papademos, avrebbe conseguenze economiche «catastrofiche».

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