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Questo articolo è stato pubblicato il 27 maggio 2012 alle ore 15:16.
«Sono più di 50 su 100 le possibilità che la Grecia esca dall'euro». Lo ha detto il presidente del Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, a 'In mezz'ora" su Rai Tre. Intanto sul "Grexit" le banche internazionali sono divise. Secondo Credit Suisse Atene resterà nell'euro. Mentre secondo Morgan Stanley il rischio di un'uscita è intorno al 35%. Lo stesso Profumo ha poi indicato che la corsa a svuotare i conti bancari emersa in Grecia e in Spagna non si riproduce in Italia: «Non rileviamo questa tendenza. Certamente gli italiani - ha spiegato - si chiedono cosa succederà all'euro e all'Europa, ma le banche italiane sono solide, hanno attraversato la crisi bene. Hanno nei propri portafogli titoli di Stato italiani, che alcuni dicono potrebbero non essere ripagati, cosa che nessuno di noi pensa».
Governi passi all'azione, tempi stretti
A Lucia Annunziata che gli ha chiesto, se il Governo ha le capacità per affrontare la situazione, il banchiere ha replicato: «Capacità sì, ma mi sembra che a questo punto sia necessario passare all'azione, i tempi sono piuttosto ristretti».
Tra i punti sui quali si deve intervenire, Profumo ha citato quelli toccati dal neopresidente della Confidustria Giorgio Squinzi nella sua relazione di giovedì scorso: «Una fortissima semplificazione dei processi amministrativi e gestionali, una maggiore chiarezza sul fisco e la stabilità delle norme fiscali, una maggiore integrazione europea», punto quest'ultimo «su cui il Governo sta facendo molto e bene».
A Profumo è stato chiesto anche un giudizio su Corrado Passera, suo ex collega alla guida di Intesa San Paolo, oggi ministro dello Sviluppo economico: «Passera è una persona intelligente, conosce i problemi dell'economia, i problemi che hanno le banche, e quindi può dare - ha sostenuto - un contributo molto positivo». Quanto alla battuta di Passera «non c'è un'ideona per la ripresa», «penso - ha commentato Profumo - che sia impossibile avere un'idea sulla quale giri un interruttore e si accende una luce. Dopo di che delle idee è opportuno averle...».
Danno per il sistema se non riconfermano Mussari
Una eventuale mancata riconferma di Giuseppe Mussari alla guida dell'Associazione bancaria italiana (Abi) «sarebbe un danno per il sistema bancario italiano. Non so - ha aggiunto - quali valutazioni i saggi stiano facendo, ritengo certamente che per il Monte vedere che il suo ex presidente non venga confermato presidente dell'Abi non sarebbe una buona cosa».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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