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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2012 alle ore 18:03.

È arrivata l'ufficialità. I vertici dell'emiliano-romagnola Hera e del gruppo triestino-padovano Acegas-Aps hanno oggi siglato a Padova una lettera di intenti che prevede l'avvio di trattative in esclusiva per 90 giorni finalizzate all'integrazione fra i due gruppi. «In data odierna – si legge nel comunicato congiunto - è stata sottoscritta la lettera di intenti che prevede lo sviluppo in esclusiva del progetto di aggregazione entro i prossimi novanta giorni».

«È un progetto industriale che ritengo particolarmente importante e significativo e che potrà dare dinamicità al settore», ha detto al Sole 24 Ore Daniele Manca, sindaco di Imola e presidente del patto dei sindaci di Hera, che controlla circa il 59% della multiutility emiliana nata nel 2002 dalla fusione di 12 multiutility. Oggi Hera opera in Emilia-Romagna (nei territori di di Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna, Forlì-Cesena e Imola) e nelle Marche, nella provincia di Pesaro e Urbino. In questo quadro il Comune di Bologna è il socio pubblico a maggiore partecipazione, con il 13,67% del capitale.

Certo, questa per Hera è una virata importante dopo che per mesi si era parlato di possibili ammiccamenti con l'emiliana Iren e la lombarda a2a. «Quello che posso dire - precisa Manca - è che parliamo di due realtà simili che hanno fatto del radicamento territoriale un loro punto di forza. Abbiamo pensato che in questa operazione possa esserci un tasso di fattibilità reale». Ora però, precisa Manca «la palla passa alle aziende che dovranno lavorare, e potranno farlo in esclusiva, per 90 giorni. Trattandosi di aziende quotate non si può dire di più».

Di certo Hera ha per il momento vinto la corsa, distanziando proprio Iren, per il matrimonio con una delle utilty più sane del Nord, capace tra l'altro di erogare ancora nel 2011 un dividendo da 18 centesimi. Dall'aggregazione di Hera a Acegas dovrebbe così nascere da una realtà superiore ai 4,7 miliardi di ricavi (sommando i 4,1 miliardi di Hera e i circa 600 milioni di Acegas-Aps, realizzati nel 2011). A Piazza Affari Acegas ha guadagnato l'1,72%, mentre Hera ha chiuso in rosso: -1,92%.

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