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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2012 alle ore 15:11.
L'attesa era tanta ma rischia di prolungarsi: o ufficialmente, con un possibile slittamento dal 1° luglio al 1° settembre dei termini da parte dell'Isvap sull'introduzione dell'obbligo di proporre tre polizze a copertura di un mutuo. O di fatto: vista la tempistica per l'approvazione delle domande di mutuo, sempre più lunghe articolate, difficilmente chi chiederà il mese prossimo un prestito per l'acquisto di una casa riuscirà ad avere il via libera entro la fine di agosto.
Se poi si considera il fisiologico rallentamento delle attività nei mesi estivi e soprattutto ad agosto e la costante riduzione di mutui erogati – siamo a -46% nei primi quattro mesi del 2012 sullo stesso periodo del 2011 – è evidente come il mercato non abbia una gran fretta di spingere per l'introduzione di quella che era stata annunciata come una vera rivoluzione. Andiamo a conoscerla nei dettagli.
Tre polizze meglio di una
Con il decreto 24/1/2012 sulle liberalizzazioni il Governo ha imposto alla banca o all'intermediario, qualora condizioni l'approvazione di un mutuo ipotecario alla stipula di una polizza Vita, di proporre al cliente almeno due contratti di compagnie diverse; oltre alla propria, si presume, visto che difficilmente rinuncerà a collocare il proprio strumento. Che in passato assicurava lauti guadagni all'intermediario stesso e al cliente esborsi onerosi: per 100mila euro di erogato fino a 8mila euro.
Meglio voltare pagina. Come? L'Isvap, autorità di vigilanza sulle compagnie assicurative, ha definito una matrice cui attenersi per i due ulteriori preventivi. Da compilare in base ai dati personali del cliente e da girare dalla banca a due compagnie assicurative esterne. Quanto meno un ulteriore allungamento dei tempi. Il cliente potrà comunque decidere di utilizzare una polizza di suo gradimento entro dieci giorni dalla proposta dell'istituto di credito (in definitiva è la cosa operativamente più semplice).
Per tutto ciò, c'è chi scommette nello slittamento dei termini al primo settembre: quel giorno saranno disponibili i preventivatori online che consentiranno in pochi minuti un confronto omogeneo e trasparente tra prodotti, a tutto vantaggio di una concorrenza in grado di abbandonare al passato certi conflitti di interesse.
Ruoli distinti
Non a caso l'Isvap è intanto intervenuta con il provvedimento 2946 imponendo una distinzione tra il ruolo di intermediario e quello di beneficiario delle polizze. O le banche collocano contratti assicurativi altrui oppure sono beneficiarie di quelli strumenti nei casi previsti – incendio, sinistri e danneggiamenti dell'immobile –, ma non possono percepire commissioni sulla polizza. La casistica è abbastanza ampia, ma non impedisce forme di "contratti di consulenza laterali": un modo elegante di definire accordi tra strutture per avantaggiarsi a vicenda. A spese del cliente.
I cassetti da svuotare
Tutto concorre a rendere soft la prima applicazione di questa rivoluzione della concorrenza. Ma nel frattempo? In realtà se si prevede un'estate in "surplace", in filiale si assiste a una corsa "tattica" per chiudere i contratti prima della fine di giugno, quando – al momento – non sarà più così facile collocare polizze con il proprio marchio; in particolare a corredo dei mutui rivolti agli atipici, che vivono in prima persona la necessità di coperture dall'incertezza. Ma il vero problema è che un mercato a bassi regimi fa fatica a sostenere le trasformazioni del sistema.
«Ormai il mantra è unico – dice Stefano Rossini, ad di FairOne, società a cui fa capo MutuiSupermarket –: il costo della liquidità per le banche italiane è molto elevato e di conseguenza lo sono gli spread sui mutui, l'incertezza del sistema è alta. Il risultato è: meno richieste di mutui lato domanda e rallentamento massimo sulle erogazioni lato offerta, con navigazione a vista per possibili cambi sui prossimi mesi, in relazione alla situazione finanziaria e macro-economica».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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