Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2012 alle ore 06:42.

My24

Non solo Barclays, ma anche la Balena Londinese: la giornata di passione vissuta ieri dai titoli bancari è stata provocata prima dalla conferma della scandalosa manipolazione pluriennale del Libor e poi dalle anticipazioni-shocking del «New York Times», secondo cui le perdite sui derivati presso l'americana JP Morgan – generate da spericolate e massicce assunzioni di rischio da parte del trader del suo Chief Investment Office britannico soprannominato "London Whale" – potrebbero arrivare fino a 9 miliardi di dollari.

Sarebbe una escalation impressionante rispetto alla perdita che il colosso di Wall Street ha già ammesso (2 miliardi di dollari), comunque preventivando che possa salire: lo stesso ceo Jamie Dimon il mese scorso aveva ipotizzato che nei prossimi trimestri l'onere delle scommesse azzardate a Londra sui derivati potrà salire di un miliardo o più.

Il titolo JP Morgan ha accusato il colpo, con un cedimento superiore al 5% (poi dimezzato nel finale) che ha pesato sull'intero settore finanziario: dal 10 maggio, giorno in cui Dimon ufficializzò le perdite per la prima volta dopo un periodo di indiscrezioni, le azioni del gruppo risultano in calo di quasi il 15%. Il quotidiano, citando ex trader e dirigenti non identificati della banca, ha rivelato che la stima di 8-9 miliardi di rosso risale ad aprile in un memo interno e che nelle ultime settimane le perdite si sono accumulate nel quadro del tentativo dell'istituto di accelerare la riduzione delle proprie posizioni di rischio.

Al tempo stesso la banca starebbe effettuando cessioni di titoli redditizi per compensare in bilancio l'inaspettato onere. Così almeno ritengono vari analisti, evidenziando che queste operazioni potrebbero limitare la redditività dei trimestri successivi; senza contare le conseguenze sul piano di buyback, già sospeso. Dimon ha garantito, nel corso delle audizioni parlamentari, che nel trimestre in corso il bilancio risulterà "solidamente redditizio": lo si vedrà il 13 luglio. Ormai è la sua credibilità a essere in gioco: non solo sul piano dei conti, ma sulle tesi che non smette di sostenere con foga, a partire da quella che più stringenti regolamentazioni del settore non sono necessarie e anzi sarebbero controproducenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi