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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2012 alle ore 12:45.
Sulla scia dell'accordo raggiunto nella notte tra il 28 e il 29 giugno a Bruxelles su ricapitalizzazione banche e scudo anti-spread, venerdì il FTSE MIB si è concesso una chiusura da record (+6,59%): la più alta registrata dal 10 maggio del 2010, quando Piazza Affari chiuse a +11,28% dopo l'annuncio del piano di salvataggio per la Grecia.
Una giornata da ricordare, quindi, per Piazza Affari. Anche perchè segna la decima puntata di una serie: quella delle chiusure con variazione giornaliera più consistente registrate dal Ftse Mib dall'inizio del 2007 ad oggi. Ecco che cosa è accaduto nelle altre nove giornate di Borsa con saldi da record.
19 settembre 2008 – Bush annuncia il piano salva banche
Chiusura giornaliera Ftse Mib: +8,62%
Il presidente George Bush annuncia un maxi-intervento federale a sostegno del settore bancario in crisi: «È necessario – dirà dopo l'annuncio dell'intervento - l'economia Usa corre seri rischi». Nello stesso giorno si scopre che il segretario al Tesoro Henry Paulson, d'intesa con la Fed, sta per presentare al Congresso un pacchetto da «centinaia di miliardi di dollari» per bonificare i bilanci bancari. Le Borse reagiscono con un forte rimbalzo, soprattutto in Europa. A Wall Street l'S&P 500 risale de 4,02%. Piazza Affari chiude a +8,62%, trainata dai bancari.
12 ottobre 2008 – Europa in campo per sostenere il sistema bancario
Chiusura giornaliera Ftse Mib: +11,49%
Il maggior rialzo del dopoguerra a Wall Street, e il quinto di sempre nella storia della Borsa Usa, segna una seduta di rimbalzi record su tutte le Borse (S&P500 +11,6%, Piazza Affari +11,49%). Le borse sono galvanizzate dalle decisioni a sostegno del sistema bancario prese nel week end precedente, a Parigi, dai leader dell'Eurozona. Aiutano i mercati anche le nuove misure di salvataggio negli Usa (il Tesoro annuncia l'iniezione di 250 miliardi di dollari per centinaia di banche). Guidano il ritorno della fiducia i titoli bancari: a Milano brillano Banco Popolare (+16,2%), Intesa Sanpaolo (+15,8%), UniCredit (+11,3%). Il Governo britannico nazionalizza Royal Bank of Scotland e Lloyds-Hbos.
29 ottobre 2008 – I tagli al costo del denaro fanno volare le Borse
Chiusura giornaliera Ftse Mib: +9,87%
La crisi fa paura. Tutti si aspettano forti tagli ai tassi d'interesse. Che arrivano. Inizia la Cina in mattinata, prosegue la Norvegia nel pomeriggio e in serata completa l'opera la Fed americana, che riporta i tassi a quell'1% da cui partì la "bolla" dei mutui. Questo basta a far rimbalzare le Borse di tutto il mondo. Piazza Affari vola. Dopo giorni di pressioni al ribasso la Borsa di Milano chiude in progresso del 9,87%, Londra dell'8,05% e Parigi del 9,23%. A Francoforte l'indice Dax registra un calo (-0,31%), ma solo a causa del tracollo di Volkswagen (-44%). A Wall Street domina la volatilità. L'indice S&P 500 oscilla fra rialzi del 3,13% e ribassi dell'1,94%, per chiudere in perdita dell'1,11%, nonostante il taglio dei tassi Fed.
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