Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2012 alle ore 08:11.

My24

François Hollande, almeno a parole, vuole provare a cambiare la Francia, uno dei Paesi più statalisti e assistiti al mondo. Ma senza strappi, senza traumi, con il metodo che ha sempre teorizzato, quello del consenso, del dialogo, del compromesso. Ha quindi organizzato una «grande conferenza sociale» (da queste parti se una qualsiasi cosa non è preceduta dall'aggettivo "grande" sembra che non abbia importanza), due giorni (ieri e oggi) di confronto con 300 partecipanti - imprenditori, sindacati, economisti, esperti - e sette tavole rotonde presiedute da altrettanti ministri.

Che la Francia abbia bisogno di cambiare, e in fretta, non c'è alcun dubbio, anche se proprio ieri ha emesso per la prima volta dei titoli (a 3 e 6 mesi) con interessi negativi. Spesa pubblica e pressione fiscale sono ai massimi di sempre (e ai livelli più alti d'Europa). Il debito sfiora il 90% del Pil e il deficit tendenziale viaggia intorno al 5 per cento. Il rosso della bilancia commerciale è ormai abissale. Il manifatturiero è sceso al 13% della ricchezza prodotta dal Paese. La disoccupazione è al 10%, mentre i piani di ristrutturazione con tagli agli organici (da Air France a Peugeot) si moltiplicano. Margini e capacità di autofinanziamento delle imprese sono tornati ai livelli di fine anni 90. E il costo del lavoro, che si è impennato con la demenziale legge sulle 35 ore a parità di salario, è largamente superiore a quello tedesco.

Tant'è che proprio alla vigilia dell'iniziativa presidenziale il gruppo di economisti di varie tendenze riunito a Aix per il tradizionale incontro annuale ha auspicato «un trasferimento massiccio di contributi sociali dalle imprese alla Csg». Cioè alla Contribuzione sociale generalizzata, una tassa creata nel 1990 per partecipare al finanziamento del sistema di welfare, strutturalmente deficitario. Parzialmente deducibile, il prelievo colpisce tutti i redditi, il suo tasso medio è del 7,5% e garantisce entrate per oltre 80 miliardi all'anno.

Louis Gallois, l'ex presidente di Eads chiamato dai socialisti a guidare il Commissariato generale all'investimento (che gestisce i 35 miliardi del "grande prestito" pubblico del 2009), si è persino spinto a immaginare una cifra: perché ci sia un vero «shock di competitività» il trasferimento deve essere compreso «tra i 30 e i 50 miliardi». Almeno due volte e mezza l'entità dell'operazione che Nicolas Sarkozy aveva immaginato di fare con la sua "Iva sociale", cancellata dal nuovo Governo.
Una delle strade che lo stesso Hollande, nell'intervento di apertura della conferenza, ha invitato a prendere in considerazione: «Credo sia necessaria una riforma delle modalità di finanziamento del sistema di protezione sociale e l'abbandono dell'aumento dell'Iva non ci esime da una riflessione sul tema».

Così come il presidente ha invitato le parti sociali ad affrontare l'argomento di quelli che il suo predecessore aveva chiamato «accordi di competitività». «Dobbiamo aiutare le imprese - ha detto Hollande - ad attraversare i periodi di riduzione dell'attività senza ricorrere ai licenziamenti, ispirandoci ai dispositivi negoziali che alcuni Paesi hanno messo in atto da tempo e sperimentato con successo in questi ultimi anni».
Sembra evidente il riferimento alle intese realizzate in Germania nello scorso decennio con le quali si sono scambiate garanzie occupazionali e tagli all'orario e alle retribuzioni.
Significativo, si spera, è l'ordine delle tre priorità indicate dal presidente: il risanamento dei conti pubblici, il recupero di competitività, l'occupazione. D'altronde è abbastanza evidente che senza recupero di competitività sarà ben difficile garantire l'occupazione.
Spetta ora alle parti sociali trovare la strada che porti a un "grande" patto di trasformazione della Francia.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi