Lo stesso giorno in cui il governo Samaras ha ottenuto la fiducia in Parlamento con tutti i 179 voti della sua maggioranza su 300 complessivi, il vice ministro al Lavoro, il conservatore Nikos Nikolopuolos, ha rassegnato a sorpresa le dimissioni, accusando l'esecutivo di essere troppo arrendevole nei confronti delle richieste di austerità imposte ad Atene dalla troika (Ue, Fmi e Bce).

Il vice ministro è stato prontamente sostituito da Nikos Panagiotopoulos, ma le dimissioni sono il segnale di una dura lotta intestina al governo greco tra falchi e colombe sulle richieste della troika. Per ora hanno vinto le colombe che stanno virando verso posizioni più morbide alle richieste dei creditori internazionali, visto che i funzionari Ue, Bce e Fmi hanno fatto sapere ai greci che sono stati mancati ben 210 obiettivi del piano di risanamento e che fino a quando non saranno stati compiuti progressi rilevanti non ci sarà nessun allungamento dei termini per gli ulteriori tagli da definire per il biennio 2013-2014. La troika ha aggiunto che la tranche da 31,5 miliardi di euro non arriverà prima di metà settembre e nel frattempo il 20 agosto scade un bond detenuto dalla Bce che dovrebbe o accettare il pagamento dilazionato di un mese oppure entrare in azione l'Efsf.

Il premier Samaras non vuole cambiare gli «obiettivi ma le politiche» e punta a ottenere due anni in più per azzerare il deficit a causa della profonda recessione in cui si trova il Paese (con un Pil 2012 stimato in contrazione del 6,9% secondo il think tanks Iobe) e offre in cambio un'accelerazione del piano di dismissioni. Un programma, quello delle privatizzazioni, snocciolato - nel dibattito parlamentare - dal ministro delle Finanze Yannis Stournaras, che ha elencato una lista che include aziende elettriche pubbliche (Dei), dell'acqua (Eydap) e delle poste (Elta), ma anche aeroporti, ferrovie, porti e piccoli ospedali regionali. Ora tocca a Stournaras convincere i partner Ue della sua buona volontà dopo due anni in cui non è stato privatizzato praticamente nulla.

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