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Questo articolo è stato pubblicato il 20 luglio 2012 alle ore 06:42.

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La Ducati, targata Audi, prende forma. A cominciare dai vertici. Completata l'acquisizione da parte di Audi della totalità del pacchetto azionario della Ducati Motor Holding, tramite la controllata Automobili Lamborghini, l'assemblea dei soci ha nominato ieri il nuovo consiglio di amministrazione. La presidenza della società italiana va all'amministratore delegato di Audi, Rupert Stadler, mentre nel board siederanno i consiglieri Gabriele Del Torchio e Claudio Domenicali in rappresentanza di Ducati e Horst Glaser e Axel Strotbek per la società tedesca.
Il cda, riunitosi subito dopo l'assemblea, ha poi nominato Gabriele Del Torchio amministratore delegato della Ducati. Nella stessa riunione, inoltre, è stato costituito il comitato esecutivo di Ducati Motor Holding, di cui lo stesso Del Torchio è stato nominato presidente. Non solo. Audi ha anche deciso di nominare il ceo Ducati nel consiglio di amministrazione di Automobili Lamborghini.
La casa automobilistica di Ingolstadt, controllata dal gruppo Volkswagen, aveva siglato l'accordo per rilevare la marca bolognese di motociclette nell'aprile scorso. A vendere era stata la holding di partecipazioni InvestIndustrial di Andrea Bonomi (70%), il fondo di private equity Bs Investimenti (20%) e l'Hospitals of Ontario Pension Plan (10%).
La Ducati, fondata nel 1926 a Bologna, ha iniziato a produrre motociclette nel 1949. Nel 2011 ha raggiunto i 42.200 veicoli venduti, con una quota di mercato globale dell'11 per cento. Sempre lo scorso anno, poi, il giro d'affari si era attestato a 480 milioni di euro con un Ebit di 51 milioni di euro. L'azienda italiana, che conta oltre 1.100 dipendenti, ha la fabbrica principale a Borgo Panigale (BO) e dall'anno scorso ha aperto uno stabilimento di assemblaggio in Thailandia. Il marchio Ducati, inoltre, vanta una storia di successi nelle corse, tra cui 4 titoli mondiali piloti in Superbike.
L'acquisto della casa emiliana permette al gruppo Volkswagen di aggiungere le motociclette all'ampia gamma di marchi a quattro ruote e consente ad Audi di portare un secondo fronte di attacco alla rivale bavarese Bmw. L'operazione Ducati, inoltre, rientra per il colosso tedesco in una strategia di espansione che punta non solo a scalare il vertice della classifica mondiale delle quattro ruote entro il 2018, ma anche ad espandere l'attività nei veicoli industriali (con Man e Scania) e ora anche nelle moto. D'altra parte Vw non ha problemi a finanziare tutte queste acquisizioni: a fine dicembre aveva 17 miliardi di euro di liquidità netta. Ducati è per Audi la terza acquisizione in Italia dopo quelle di Lamborghini e Italdesign Giugiaro. A queste va poi aggiunta (su scala minore) quella del circuito di Nardò da parte di Porsche Engineering. Ma non basta: è noto l'interesse di Piech per un altro marchio italiano - l'Alfa Romeo – anche se le avances per convincere Fiat a cederla sono state finora respinte.
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