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Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2012 alle ore 08:14.

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Si apre la vendita delle attività di Fonsai, gli 1,7 miliardi di premi e marchi che l'Antistrut ha imposto di cedere come condizione per la fusione. L'Autorità per la concorrenza ha infatti chiesto che le dismissioni avvengano prima della conclusione del matrimonio tra l'ex compagnia dei Ligresti e il gruppo bolognese, unione che proprio in questi giorni ha visto un passaggio cruciale con l'avvio degli aumenti di capitale e la presa di controllo da parte di Unipol.

Non è dunque un caso che negli scorsi giorni i manager dei gruppi coinvolti abbiano dialogato con l'Autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella per definire i termini del mandato che dovrà essere affidato a un consulente finanziario per organizzare il processo di vendita. Su quest'ultimo aspetto sono in corso riflessioni per individuare l'advisor: nella settimana entrante si troveranno i manager Carlo Cimbri ed Emanuele Erbetta, rispettivamente amministratori delegati di Unipol e Fonsai, oltre al direttore generale della compagnia milanese Piergiorgio Peluso, per individuare la banca alla quale assegnare l'incarico. Si cercherà probabilmente di trovare un consulente non ancora coinvolto nell'operazione di fusione a quattro tra Unipol, Fonsai, Milano Assicurazioni e Premafin: impresa non facile se si pensa che nella complessa architettura dell'operazione hanno finora avuto un ruolo, più o meno di rilievo, la maggior parte delle istituzioni finanziarie italiane e straniere. Ma una volta che verrà risolto questo aspetto la vendita potrà concretamente partire con un'asta la cui conclusione dovrebbe avere tempi rapidi proprio per venire incontro alle richieste dell'Authority.

Ma quale potrebbe essere il perimetro di vendita e quali potrebbero essere i soggetti interessati? Sono in corso proprio in questi giorni le analisi per individuare le aree oggetto di vendita per complessivi 1,7 miliardi di premi, anche se una prima selezione sarebbe già stata effettuata. Secondo le indiscrezioni nel perimetro finiranno principalmente asset del settore Rc Auto, con due rami d'azienda e una società. Sicuramente dovrebbe essere scorporato il marchio Milano, con la rete di agenzie, e altra seria candidata alla cessione è la compagnia assicurativa Liguria, che già nel 2010 era stata oggetto di una possibile dismissione poi archiviata. Infine, secondo i rumors, potrebbe essere scorporato con ramo d'azienda anche la divisione Sasa, che ora fa parte di Milano Assicurazioni. Tuttavia la situazione appare in evoluzione e soltanto nella settimana entrante si potranno avere indicazioni più precise sulle attività in vendita.

In ogni caso stanno già riscaldando i motori alcuni potenziali interessati. Il gruppo che ormai sembra serio candidato è il colosso assicurativo francese Axa, che già da diversi mesi sta seguendo il dossier con l'advisor Credit Suisse. La compagnia transalpina è infatti intenzionata a crescere sul mercato italiano e possiede le risorse per realizzare l'operazione. Tra i gruppi stranieri ci dovrebbe essere poi la tedesca Allianz, intenzionata a recuperare quote di mercato in Italia, mentre sembra meno decisa la strategia di Munich Re. Alla finestra c'è poi Cattolica Assicurazioni il cui amministratore delegato Giovanni Battista Mazzucchelli ben conosce la realtà di Milano Assicurazioni vista l'esperienza maturata in passato nella compagnia lombarda. Sicuramente saranno poi della partita i fondi di private equity attivi nel settore finanziario. Già negli scorsi mesi ha provato ad entrare nel settore il fondo Clessidra di Claudio Sposito.
Ma quanto potrebbero valere le attività e i marchi oggetto di vendita? Si parla di una cifra compresa tra i 500 e i 700 milioni di euro pari ai multipli del settore di 0,3-0,5 volte i premi che nell'operazione in questione dovranno raggiungere 1,7 miliardi. Ma molto dipenderà da alcune variabili come la allocazione geografica degli asset e il volume delle riserve.
IN VIA DI CESSIONE

MILANO ASSICURAZIONI
Fra i candidati allo scorporo dalla nuova Grande Unipol c'è sicuramente il marchio Milano Assicurazioni, con la sua rete di agenzie. La società,
quotata a Piazza Affari, ha realizzato nel primo trimestre un risultato netto negativo per 17,9 milioni. Nello stesso periodo ha emesso premi lordi per 816 milioni.

SASA
I rumors di mercato individuano in Sasa Assicurazioni Riassicurazioni il terzo marchio in via di alienazione dal perimetro della Grande Unipol: potrebbe essere scorporata con ramo d'azienda anche questa divisione che ora fa parte di Milano Assicurazioni dopo la fusione per incorporazione avvenuta nel dicembre del 2008

LIGURIA ASSICURAZIONI
Un'altra seria candidata alla cessione è la compagnia assicurativa Liguria, che già nel 2010 era stata oggetto di una possibile dismissione poi archiviata. Dopo vari cambi di azionariato, il 30 maggio del 2006, Liguria Assicurazioni e la controllata Liguria Vita sono entrate a far parte del gruppo Fondiaria-Sai.

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