Il Ctz è stato assegnato in asta al 4,86%, con un aumento di soli 15 centesimi rispetto all'emissione di giugno. Quello che si presenta come il rendimento più alto dall'inizio di quest'anno, in asta per il Ctz, è in verità un buon traguardo per il Tesoro nel contesto della recente escalation della crisi dell'euro.

Rispetto ai livelli dei BTp scambiati sul secondario, i traders avevano messo in conto all'apertura dei mercati questa mattina un rendimento in asta persino oltre il 5 per cento. Gli euroscettici hanno subito notato che il 4,86% è secondo soltanto al tasso di assegnazione record dello scorso novembre quando il Ctz fu venduto al 7,81 per cento. Ma proprio questo confronto fa capire quanto siamo lontani dalle giornate di panico degli ultimi mesi del 2011. L'asta dei CTz di luglio ha un altro dato positivo: l'importo massimo di 2,5 miliardi è stato raccolto e il rapporto di copertura è migliorato a 1,777 volte (anche se l'ammontare di quest'ultima asta è modesto rispetto alla norma). L'Italia conferma ancora una volta che, nonostante il contagio da Spagna e Grecia, le aste dei suoi titoli di Stato sono coperte senza problemi.

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