L'Fmi «accoglie con favore le dichiarazioni di oggi del presidente della Bce, Mario Draghi» che sono «la conferma di un impegno ben conosciuto della Banca centrale a fare tutto quanto è necessario» per salvaguardare l'euro. Lo ha detto David Hawley, responsabile del dipartimento relazioni esterne dell'Fmi, aggiungendo che il Fondo «ritiene positivo il taglio dei tassi di interesse dell'Eurozona deciso a luglio», ma «continua a essere convinto della necessità di un ulteriore allentamento e di misure di sostegno non convenzionale».

I negoziati con il governo greco sul programma di aiuti europei contro nuovi tagli alla spesa e misure di austerity «andranno avanti fino in settembre», ha detto Hwawley commentando la missione degli esperti del Fondo che in questi giorni si trovano ad Atene, al fianco di responsabili della Bce e della Commissione Ue, per valutare lo stato delle riforme e dei tagli in Grecia nel quadro del programma di aggiustamento concordato in cambio degli aiuti. «Si tratta - ha detto il portavoce - di una prima occasione di discussione con il nuovo Governo greco dopo le elezioni».

«Se si parla dell'Italia – ha continuato - il focus è sulle riforme strutturali e le misure varate dal Governo Monti: si tratta di riforme importanti per deregolare il settore dei servizi e per rendere il mercato del lavoro più inclusivo e flessibile. Accelerare le riforme e varare gli atti necessari per metterle in pratica rafforzerebbe la fiducia e darebbe un ulteriore incentivo a continuare su questa strada». Su Spagna e Italia, ha aggiunto, «il messaggio principale è che in entrambi i Paesi sono state annunciate importanti misure di policy e che, a questo punto, l'attuazione diventa la discriminante principale». In Spagna, le autorità hanno varato misure «ampie e incisive. Anche qui l'attuazione è cruciale, ma il Paese potrà essere aiutato anche da ulteriori progressi a livello europeo».

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