Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2012 alle ore 09:34.

My24

La Bundesbank ha ribadito ieri mattina la sua opposizione alla possibile ripresa degli acquisti, da parte della Banca centrale europea, di titoli del debito pubblico dei Paesi dell'Eurozona in difficoltà. «La nostra posizione è nota», ha ripetuto la Banca centrale tedesca. Ma, prima della riunione di consiglio di mercoledì e giovedì prossimo, il presidente della Bce, Mario Draghi, dovrebbe incontrare il suo collega della Bundesbank, Jens Weidmann, per discutere la possibilità di intervento sui mercati, riattivando il cosiddetto programma Smp, in modo da affiancare gli acquisti che verranno effettuati dal fondo salva-Stati Efsf (e, da settembre in poi dall'altro fondo Esm, che è in attesa del via libera da parte della Corte costituzionale tedesca). I due fondi, che hanno risorse limitate, interverrebbero inizialmente sul mercato primario, in base a un piano che Il Sole 24 Ore ha rivelato giovedì e che dipende dalla richiesta dei Paesi destinatari (la Spagna in primis) e dalla firma di un impegno formale alle riforme. La Bce, per statuto, può operare solo sul mercato secondario. I suoi interventi sarebbero comunque limitati nel tempo. Le altre opzioni sul tavolo della Bce sono acquisti di titoli del settore privato, un nuovo ribasso dei tassi (atteso dai mercati per settembre), una terza iniezione di liquidità alle banche.

La possibilità di azioni della Bce per salvare l'euro («dentro il nostro mandato») è stata sollevata da Draghi giovedì in un discorso a Londra. La Bundesbank è così critica sull'Smp che, all'avvio del programma, nel 2010, il suo presidente Axel Weber si dimise. E lo stesso fece, lo scorso anno, dopo la sua riattivazione, Jürgen Stark, il membro del consiglio esecutivo della Bce, anch'egli di provenienza Bundesbank. Il dissenso espresso ieri dalla banca tedesca, su quella che per ora è una delle ipotesi sul tavolo della Bce, è stato quindi tutt'altro che una sorpresa. Tanto più che, negli ultimi mesi, su diverse questioni la Bundesbank non si è fatta scrupolo di contraddire pubblicamente la linea adottata dalla Bce.

Questa volta, però, le condizioni sono molto diverse ed è apparso subito evidente ieri, quando nel giro di pochi minuti dalla presa di posizione della Buba sono uscite prima una dichiarazione della portavoce del ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble, poi il comunicato congiunto del cancelliere Angela Merkel e del presidente francese François Hollande di aperto sostegno alle parole di Draghi. Lo scenario politico dunque è cambiato. E del resto alla Bundesbank sanno che anche nel consiglio della Bce, se si va alla conta, possono contare sul proprio voto e su quello di pochi altri membri. Draghi poi, ha sempre cercato di tenere i tedeschi "a bordo", sapendo che la Germania è il suo azionista di maggior peso e che ogni decisione presa con il consenso della Bundesbank ha una diversa influenza sui mercati. I rapporti sono molto cambiati oggi dal punto di rottura raggiunto negli ultimi tempi della presidenza Trichet. Anche le personalità sono molto diverse, soprattutto da parte tedesca: l'attuale presidente Weidmann, e il membro tedesco del consiglio esecutivo, Jörg Asmussen (al quale tra l'altro Draghi ha affidato il delicato compito di affiancarlo nei negoziati europei), non sono certo "ideologizzati" come Weber e Stark.

Weidmann però sconta il peccato originale di esser stato paracadutato a Francoforte dall'incarico di consigliere economico della signora Merkel e sente il dovere di rappresentare, all'interno della Bce e di fronte all'opinione pubblica tedesca, il ruolo di custode della stabilità monetaria e dell'eredità della Bundesbank dei tempi del marco. Dentro l'istituzione, poi, resta fortissimo il "partito" euroscettico che ha i suoi baluardi nell'ufficio economico e soprattutto nell'ufficio legale. E se l'indipendenza della Bundesbank è leggendaria, almeno quattro dei sei membri del suo consiglio hanno però una precisa affiliazione partitica.

Commenta la notizia

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi