NEW YORK - La Borsa americana ha ritrovato slancio, spingendosi ai livelli massimi degli ultimi tre mesi grazie a dati sull'occupazione migliori delle attese ma non abbastanza da cancellare da prospettiva di nuovi interventi di stimolo della Federal Reserve. L'indice Dow Jones ha guadagnato oltre 200 punti, l'1,69%, tornando al di sopra della quota psicologica del 13.000 punti, a 13.096. Lo Standard & Poor's 500 ha guadagnato l'1,9% e il Nasdaq il 2 per cento. Il rialzo delle piazze europee ha contribuito all'andamento positivo.

Un aumento di 163.000 posti di lavoro in luglio ha battuto nettamente le attese, ferme a centomila, allontanando lo spettro di una eccesiva fragilita' dell'economia americana. Il tasso di disoccupazione e' pero' ugualmente salito all'8,3% dall'8,2%, segnalando che la crescita resta troppo debole per assorbire i senza lavoro e traquillizzare la Fed. La Banca centrale nei giorni scorsi ha promesso in modo piu' esplitico che in passato azioni di aiuto all'espansione se necessarie e avra' il suo prossimo vertice il 12 e 13 settembre.

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Wall Street è stata anche sostenuta da schiarite sui mercati europei, che dopo un'iniziale delusione sono parsi ieri più rassicurati dalla presa di posizione di giovedì della Bce e del suo presidente Mario Draghi sulla crisi dell'eurozona. La convizione che nuovi aiuti arrivino, anche non immediatamente.

Convinti rialzi, a New York, hanno conosciuto titoli quali Procter & Gamble (+3,1%), che ha riportato un bilancio trimestrale superiore alle previsioni. Il social network per professionisti LinkedIn ha guadagnato il 16% grazie a un aumento delle entrate. In forte recupero anche il titolo di Knight Capital Group, reduce da perdite del 63% dopo che un suo software difettoso aveva scosso gli scambi al Nyse. La società ha guadagnato il 57% alla notizia dell'arrivo di una linea di credito che gli consentira' di continuare a operare. Interesse a investire nel broker sarebbe inoltre stato espresso da grandi fondi quali Kkr, Tpg e Silver Lake. Bank of America si e' rafforzata del 3,6% nonostante abbia fatto sapere di aver ricevuto richieste di informazioni dalla authority internazionali sullo scandalo della manipolazione del Libor.

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