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Questo articolo è stato pubblicato il 13 agosto 2012 alle ore 06:40.
La flessione degli spread e il ridimensionarsi dei rendimenti favorisce, oltre al comparto dei finanziari, anche quello della pubblica utilità. I titoli graficamente meglio impostati del comparto sono A2A, Enel, Iren e Terna.
In base ai ritracciamenti di Fibonacci calcolati per questa fase calante, al superamento di area 0,46 i possibili target per A2A sarebbero collocati a 0,63 e 0,73 euro, rispettivamente livelli coincidenti con il 38,2% e il 50% di ritorno rispetto al movimento ribassista precedente. Discese sotto area 0,31 minaccerebbero un nuovo, pericoloso, test di 0,2861. L'eventuale violazione del minimo storico comporterebbe poi la ripresa del downtrend di lungo periodo con primi obiettivi a 0,21/0,22 euro.
Nel caso di Enel sarebbe la rottura decisa di quota 2,70 a dare maggiore credibilità alla fase ascendente, prospettandone il proseguimento fino in area 3,10 almeno ed eventualmente 3,23, lato alto del gap ribassista del 16 febbraio. Il superamento di questa soglia fornirebbe poi lo spunto per il raggiungimento di 3,45. Sotto 2,30 probabile il ritorno sui minimi storici la cui violazione comporterebbe un nuovo, probabilmente duraturo, deteriorarsi del quadro grafico.
Per il titolo Iren la rottura della media mobile a 100 giorni, a 0,42, permetterebbe di sperare che quello visto di recente non è solo un modo per fare uscire gli oscillatori tecnici di uso più comune dalla condizione di eccesso negativo (ipervenduto) nella quale si erano venuti a trovare a fine luglio, ma un serio tentativo di correzione almeno del ribasso dai massimi del maggio 2011 a 1,415. Oltre 0,42 prima resistenza a 0,524, poi spazio di salita fino a 0,70 euro circa. La mancata rottura della media a 100 giorni e la violazione di 0,24 lascerebbero intendere che la recente accelerazione rialzista è stata solo un fuoco di paglia, destinato a non lasciare un segno sul destino del titolo.
E' sicuramente meno problematico pronosticare un destino in crescita per Terna: il titolo ha intrapreso già a partire dai minimi di agosto 2011 a 2,36 euro un timido trend rialzista, culminato a marzo a 3,06 e ritracciato in buona parte dalla flessione disegnata fino ai minimi di luglio a 2,50, un trend che il superamento di area 2,90 potrebbe rilanciare. Oltre quei livelli il primo target sarebbe sul picco di marzo, coincidente con il 61,8% di ritracciamento del ribasso dal top di maggio 2011 (livello critico della successione di Fibonacci), poi il titolo avrebbe la possibilità di guadagnarsi quota 3,28, lato superiore del gap ribassista del 20 giugno 2011. Sotto 2,65 probabile il ritorno tra 2,50 e 2,36.
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