Tokyo e Osaka: città rivali ma unite nella Borsa. Il Tokyo Stock Exchange ha annunciato che la strada è spianata per la fusione _ il prossimo gennaio _ con l'Osaka Stock Exchange, dopo che alla sua offerta c'è stata una adesione per l'80% del capitale della piazza rivale. Il Tse si limiterà comunque, come annunciato, a spendere 86 miliardi di yen _ circa 1,1 miliardi di dollari _ per il 66,67% del capitale della Borsa di Osaka.

La prossima tappa del processo di aggregazione vedrà incontri con gli investitori dell'Ose, che devono approvare il merger con una maggioranza di due terzi. C'è ancora chi fa resistenza: qualche Hedge fund internazionale, in particolare, cerca ancora di strappare un prezzo più alto, magari avendo investito dopo l'annuncio della combinazione (nel novembre scorso). Alcuni fondi esteri, però, hanno preferito incassare adesso visti i chiari di luna sui mercati: ormai è chiaro che la fusione _ che sarà vita alla terza Borsa mondiale per valore dei titoli quotati dopo Nyse Euronext e Nasdaq Omx _ si farà, unendo la forza del Tse nell'equity cash con quella dell'Ose nei derivati.

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