«Il boom dei mutui è ormai terminato». È quasi un eufemismo quanto scrive l'ufficio studi Aitec (si vedano l'articolo nella pagina accanto) rispetto alla situazione che emerge dai primi dati relativi al 2012. Come segnalato dall'Osservatorio sul Credito realizzato da Assofin, Crif e Prometeia (si veda "Plus24" dello scorso 7 luglio), per quanto riguarda i mutui nel 2011 si è registrata una contrazione rispetto all'anno precedente del 9,1 per cento. La situazione però era già in caduta libera alla fine dell'anno scorso visto che nel quarto trimestre la flessione era del 18,5 per cento. All'inizio dell'anno in corso si era registrato un andamento "catastrofico", con una caduta del 47 per cento.

Il direttore generale Credit bureau services di Crif aveva spiegato che «l'andamento delle richieste di credito rappresenta un indicatore di straordinaria importanza per tastare il polso alle famiglie e valutare il loro livello di fiducia nei confronti del futuro e la propensione ad impegnarsi nell'acquisto di una casa». E dati i risultati la fiducia non sembra essere molta.

Qualche segnale di ripresa però si può notare, visto che secondo il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni di Bankitalia del luglio 2012, ad aprile si è interrotta «la progressiva flessione della percentuale di acquisti di abitazioni effettuata con accensione di un mutuo ipotecario, tornata sui livelli di fine 2011».

(An.Cr.)

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