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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2012 alle ore 14:12.

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Per lo scudo condizionalità pesanti solo «ex post»Per lo scudo condizionalità pesanti solo «ex post»

I nuovi strumenti di stabilizzazione dei mercati dell'Eurozona, le linee di credito precauzionali dell'Efsf/Esm e il programma OMTs della Bce, hanno entusiasmato mercati e Governi. Gli spread tra BTp e Bonos da un lato e Bund dall'altro lato sono crollati, senza che i fondi di stabilità o la banca centrale abbiano acquistato un solo titolo, sul primario e sul secondario. La deterrenza dei due "bazooka" ha funzionato: la capacità di intervento residua Efsf/Esm è di 500 miliardi e a questa si somma la potenza di fuoco illimitata della Bce.

La forza deterrente dello scudo e delle OMTs, però, è molto probabile che stia anche nelle condizionalità «severe ed efficaci», ex-ante ed ex-post, di queste nuove forme di sostegno esterno. Dei tre meccanismi a disposizione per calmierare gli spread degli Stati danneggiati dai timori «infondati» sulla disgregazione dell'euro, Francoforte ne ha prescelti due e non a caso i più gravosi per gli impegni dei paesi in difficoltà: il salvataggio pieno, "full bail-out" come quello scattato per Grecia, Irlanda e Portogallo dove l'Fmi entra come finanziatore e controllore al fianco degli Stati europei creditori, e il programma precauzionale ECCL, disegnato nel novembre 2011 e da allora disponibile nell'armeria Efsf.

La Bce non ha scelto la linea di credito PCCL, quella con la condizionalità più leggera limitata agli impegni ex-ante (senza vincoli ex-post), quella che ripropone le linee di credito flessibili del Fondo monetario. L'istituto guidato da Mario Draghi ha preferito segnalare, come pre-condizione per poter decidere in totale autonomia se attivare le OMTs, l'attivazione da parte dello Stato in difficoltà del programma cautelativo ECCL che prevede condizioni ex-ante e controlli ex-post e che ricalca le linee di credito precauzionali già operative nel Fondo. A rincarare la dose, la Bce ha fatto intendere che un'altra condizione - senza imposizioni, s'intende - sarà quella del coinvolgimento dell'Fmi in questo secondo caso, quello del programma precauzionale, non come finanziatore ma come controllore: in fondo è il suo mestiere e non di certo quello della banca centrale europea.

Una fonte Ue, ai margini dell'Eurogruppo di Nicosia, ha sottolineato che il programma ECCL è corredato di condizionalità più pesanti, ex-ante ed ex-post, rispetto alla linea PCCL che si ferma agli impegni ex-ante. E di questo, gli Stati che potrebbero essere costretti a richiedere l'attivazione dello scudo anti-spread dovranno farsene una ragione. Le condizionalità ex-ante possono anche essere "leggere" per le linee cautelative in quanto, a differenza del full bail-out, i programmi precautionary per definizione non soccorrono uno stato già in bancarotta, senza più accesso al mercato dei capitali, ma al contrario servono a evitare proprio che questo accada. Il paese che attiva lo scudo anti-spread, e che spera di conquistare anche gli acquisti OMT, può sicuramente sostenere la tesi di essersi impegnato già a sufficienza, con la politica del rigore sui conti pubblici (deficit/Pil e debito/Pil in miglioramento) e con le riforme strutturali per rilanciare crescita e competitività: e dire che i mercati non lo stanno premiando a sufficienza. La Spagna sta preparando un nuovo piano con calendario, da presentarsi entro fine mese, e non è detto che il Governo Monti non rafforzi in tal senso la nota di variazione al Def. Le condizionalità ex-ante possono esaurirsi con la lunga lista di impegni già presi nell'ambito della governance europea: Patto di stabilità, fiscal compact, semestre europeo, ecc... Si può argomentare che non ne occorrano altre.

Ma le condizionalità sono un "work in progress". Fondamentali, scenari mondiali, condizioni politiche, tutto è in continua evoluzione. E così gli impegni. Come ha spiegato ieri il Governatore Visco con chiarezza cristallina, alla conferenza stampa a conclusione dei lavori a Nicosia: «Enhanced, cosa vuol dire? Che i paesi dovranno accettare la richiesta di informazioni, i controlli trimestrali, con la possibile partecipazione di un third party, l'Fmi. L'enhanced è volto a garantire la direzione, a verificare un progresso dopo l'altro, i passi avanti fatti. Per esempio, serve a controllare se la riforma del mercato del lavoro oppure la norma sulle liberalizzazioni stanno avendo o meno effetti positivi e stanno nei tempi». Condizionalità? Enhanced.

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