John Chambers (Imago)

Uno dei veterani della Silicon Valley e Chief Information Office di una delle più importanti aziende dell'universo tecnologico su scala globale: l'identikit è quello di John Chambers, numero uno storico di Cisco Systems.

Il 63enne manager, al timone del colosso del networking californiano dal 1995, ha infatti pubblicamente annunciato il suo prossimo ritiro nel corso di un'intervista rilasciata a Bloomberg, facendo anche i nomi dei possibili candidati ad occupare la sua poltrona fra due o al massimo quattro anni. In lista ci sono per esempio Robert Lloyd, executive vice president delle Worldwide Operations, Chuck Robbins, senior vice president delle Americhe, ed Edzard Overbeek, senior vice president della divisione Global Services.

Sotto la guida di Chambers, Cisco è stata capace di fregiarsi del titolo di azienda più capitalizzata al mondo e di superare indenne prima lo scoppio della bolla della net economy a inizio anni 2000 e poi la recente recessione. Cambiando nel frattempo pelle, da mero produttore di apparati (router e switch, settore dove ha rivaleggiato e vinto la battaglia con Juniper Networks, Hewlett Packard altri vendor) a fornitore di classe enterprise ad ampio spettro.

La svolta annunciata va in direzione di un'ulteriore transizione della compagnia verso i nuovi paradigmi dell'industria hi-tech (cloud e Big Data in testa) e il cambio di leadership, a detta di Chambers, darà all'azienda una nuova spinta in questa direzione. Per il Ceo, che in caso di repentino abbandono sarebbe sostituito dall'attuale Chief Operating Officer di Cisco, Gary Moore, è già pronto un ruolo di Chairman alla fine del suo mandato. E alla fine della carriera, ufficialmente, è arrivato anche Sam Palmisano, ex numero uno di Ibm, che ha lasciato anche il ruolo di Chairman del Board all'attuale guida di Big Blue, Virginia Rometty.

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