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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2012 alle ore 16:52.
L'ultima modifica è del 01 ottobre 2012 alle ore 08:30.

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Ottima chiusura per le Borse europee in scia ai buoni dati macro sull'industria Usa, con Piazza Affari che segna la performance migliore d'Europa: il FTSE MIB chiude a +2,83%. Bene anche Parigi, con il Cac 40 in progresso del 2,39%. Il Dax di Francoforte cresce dell'1,5%, l'Ftse 100 di Londra cresce dell'1,27% l'Ibex di Madrid segna +0,98%. Positiva anche Wall Street (indici in tempo reale). Il differenziale tra BTp e Bund si attesta a quota 356 punti (spread BTp-Bund in tempo reale).

La sorpresa dell'industria Usa
Intanto l'indice Ism manifatturiero degli Stati Uniti è tornato a sorpresa sopra quota 50 punti, cioé in fase di espansione economica, nel mese di settembre. Secondo i dati resi noti oggi, l'indice è salito in settembre a quota 51,5 punti da 49,6 in agosto e la performance è nettamente migliore delle attese degli analisti che si attendevano una lieve flessione a 49,5 punti.

andamento titoli

La corsa di Finmeccanica
A Piazza Affari nessun segno meno tra le blue chip. In grande evidenza Finmeccanica, che ha messo a segno un balzo del 5,19% a 3,888 euro. Bene anche Mediaset(+5% a 1,534 euro), Fiat Industrial (+4,67% a 7,96%) e Buzzi Unicem (+4,59%). Bene in generale i finanziari, grazie anche alle ricoperture, con Intesa Sanpaolo +4,4%, Unicredit +3,34%, Generali +4,29% e le banche popolari in gran spolvero. Sul resto del listino, Rcs Mediagr Rsp ancora sotto i riflettori con un balzo del 14,66%.

Chiusura in flessione per la piazza finanziaria giapponese
Tokyo risente delle tensioni nell'area euro e dell'incertezza sulla crescita della Cina, visto che l'indice Pmi di settembre si è attestato a 49,8, in rialzo ma sotto quota 50, linea che delimita l'espansione o il rallentamento dell'economia. A fine seduta l'indice Nikkei lascia sul terreno lo 0,83% a 8.796,51 punti. I listini di Cina, Hong Kong e Seul sono chiusi per festività.

Rimpasto di governo in Giappone
Il deputato Koriki Jojima è stato nominato ministro delle Finanze del Giappone, nel quadro di un ampio rimpasto di governo avviato dal premier, Yoshihiko Noda. Seiji Maehara, ex ministro degli Esteri, torna al governo come ministro delle Politiche economiche, mentre trova conferma, dopo le anticipazioni di stampa, l'ingresso di Makiko Tanaka, ex ministro degli Esteri nel governo conservatore di Junichiro Koizumi, considerata molto vicina alle relazioni con la Cina essendo tra l'altro la figlia del premier Kakuei Tanaka, autore nel 1972 della normalizzazione dei rapporti con Pechino nel 1972. Secondo i media locali, la nomina di Tanaka, sia pure al ministero dell'Istruzione, è un segno di apertura verso la Cina visti i pessimi rapporti dopo lo scontro sulla sovranità delle isole Senkaku/Diaoyu, anche se Noda ha negato collegamenti con l'attuale crisi diplomatica.

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