Pietro Salini, a capo dell'omonimo gruppo di costruzioni e amministratore delegato di Impregilo, è indagato dalla procura di Milano. Il manager sarebbe finito nel mirino dei pm nell'ambito di un'inchiesta sul general contractor aperta in base a un articolo del codice civile che disciplina le operazioni deliberate in conflitto di interessi. Oltre a Salini sono indagate altre due persone, una delle quali è Massimo Ferrari, direttore generale della Salini e consigliere di amministrazione di Impregilo. L'inchiesta
della procura di Milano, affidata al pm Isidoro Palma, è stata aperta in seguito a un esposto presentato da Bruno Binasco, in qualità di amministratore delegato di Igli (gruppo Gavio), altro azionista chiave di Impregilo. Il fascicolo è stato aperto in base all'articolo 2629 bis del codice civile che riguarda l'«Omessa comunicazione del conflitto d'interessi».

L'iscrizione nel registro degli indagati di Pietro Salini e di altre due persone appare in qualche modo un atto dovuto di fronte
all'esposto presentato da Binasco. La notizia è arrivata all'indomani delle indiscrezioni riportate da Il Sole 24 Ore circa una perquisizione della Guardia di Finanza nei giorni scorsi negli uffici della Salini, nelle sedi di Impregilo a Roma e Milano, e in quella della Sina, società di progettazione del gruppo Gavio. D'altra parte, uno dei punti centrali dell'esposto di Igli riguarda la partecipazione sia della Salini che di Impregilo alla gara in Romania per la realizzazione dell'autostrada tra Timisoara e Deva (passando per Lugoj). Nel corso delle perquisizioni è stato raccolto materiale informatico che dovrà essere analizzato dagli inquirenti. L'obiettivo, evidentemente, è fare chiarezza sulla vicenda, ossia capire se, come sostiene Igli, Impregilo ha partecipato alla gara per i due lotti sbagliati, di qui la possibile esclusione dalla competizione, mentre Salini risulta essere ancora in corsa. Oppure se, come dichiara Salini, la scelta di partecipare ai lotti 3 e 4 è stata presa in seguito agli input dell'ufficio tecnico della stessa Impregilo. Allo stato risulta poi che Salini è stato invitato a farsi sentire dal magistrato milanese titolare del fascicolo, ma al momento non sarebbe stato fissato ancora alcun interrogatorio dell'imprenditore.

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