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Questo articolo è stato pubblicato il 16 ottobre 2012 alle ore 15:15.

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L'Italia avrà un Pil negativo nel 2013 con le stime riviste al ribasso, ma nel corso del prossimo anno ci sarà comunque l'uscita dalla recessione. Lo afferma il bollettino economico di Banca d'Italia che ricorda le previsioni dei principali analisti: -2,4% nel 2012, in linea con il Governo, e -0,7% nel 2013 contro il -0,2% del Governo.

Cruciale attuare le misure adottate
La Banca d'Italia sprona comunque l'Esecutivo a «procedere con decisione e tempestività nell'attuazione delle misure già adottate» per favorire la ripresa. Nel bollettino economico Via Nazionale rileva come «a un più rapido ritorno alla crescita può contribuire un miglioramento delle condizioni del credito e del clima di fiducia» mentre «nelle ultime settimane sono stati adottati ulteriori provvedimenti, che mirano a rendere più efficiente la Pubblica amministrazione e a favorire lo sviluppo di imprese innovative».

Quadro sfavorevole per il mercato del lavoro
La situazione occupazionale per l'Italia sarà ancora «sfavorevole». Per la Banca d'Italia infatti «le informazioni più recenti e le inchieste qualitative presso le imprese prefigurano un quadro occupazionale ancora sfavorevole». Nel Bollettino economico Bankitalia rileva come «le informazioni disponibili per i mesi di luglio e agosto forniscono un quadro di sostanziale stazionarietà delle dinamiche occupazionali».
«In prospettiva - si legge nel Bollettino - le inchieste qualitative presso le imprese condotte in settembre dall'Istat e dalla Banca d'Italia in collaborazione non prefigurano un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro». Nel secondo trimestre - nota Bankitalia - è proseguito l'aumento del numero di persone in cerca di occupazione (758.000 unità nel confronto con il secondo trimestre del 2011), che ha portato il tasso di disoccupazione al 10,5%, superiore di quasi tre punti percentuali rispetto a un anno prima; il peggioramento è stato ancora più marcato per la fascia di età 15-24, in cui il tasso di disoccupazione è salito di 6,6 punti percentuali, attestandosi al 33,9 per cento.

Stop uscita investitori esteri da BTp
Nei tre mesi che si sono conclusi a luglio «si sono interrotti i disinvestimenti di portafoglio in titoli italiani da parte di operatori esteri». Nel Bollettino economico Bankitalia segnala come, «nel terzo trimestre i rendimenti dei titoli di Stato sono diminuiti su tutte le scadenze; la discesa - inoltre - si é consolidata in settembre. Il calo si é trasmesso anche ai rendimenti delle obbligazioni delle banche e delle imprese ed é stato accompagnato da una decisa ripresa delle quotazioni azionarie», conclude Via Nazionale. Nei primi sette mesi del 2012 i non residenti hanno comunque effettuato disinvestimenti in «obbligazioni italiane a medio e a lungo termine per 74,8 miliardi e hanno invece effettuato acquisti netti di titoli a breve termine e di azioni e fondi comuni per 31,9 miliardi».

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