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Questo articolo è stato pubblicato il 17 ottobre 2012 alle ore 15:23.
"Il preconto? E' un retaggio del passato. E' anacronistico e dovrebbe scomparire". A parlare è Giuseppe Cloza, autore del libro "Siamo fritti" dove mette in guardia, con ironia, i piccoli risparmiatori dalle trappole della finanza. Lo intervistiamo qui a proposito del preconto perché Cloza nella vita fa il promotore finanziario.
Preconto bocciato senza appello?
Assolutamente sì. Non so come mai sia tornato di moda ma sono logiche di incentivazione del passato. Siamo in un altro mondo. Il preconto è un incentivo alla vendita. Il conflitto di interesse tra promotore/venditore e piccolo risparmiatore è evidente. Sarà anche potenziale ma c'è. Se restiamo nella logica del venditore il conflitto di interesse non sparirà mai.
E allora?
Allora bisogna cambiare prospettiva. E' necessario passare dalla logica della vendita a quella del servizio. Dal prodotto alla consulenza.
Quello che stanno studiando a Bruxelles con la Mifid 2
Sì proprio così. Però non basta.
Cos'altro è necessario?
Non è sufficiente che il promotore cambi modalità. Anche il piccolo risparmiatore deve mutare atteggiamento. Quando e se saranno eliminati gli incentivi, il cliente non potrà più chiedere la consulenza gratis ma dovrà pagare. Altrimenti di cosa vive il promotore?
Lo dice perché fa questo mestiere?
No, è la realtà. O si accettano gli incentivi e il potenziale conflitto di interessi o si paga la consulenza. Non c'è una terza via.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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