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Questo articolo è stato pubblicato il 30 ottobre 2012 alle ore 13:14.
Fiat aumenta l'utile di gestione del 12% nel 3° trimestre 2012, a 951 milioni di euro dagli 851 dello stesso periodo del 2011, grazie al miglioramento dei conti di Chrysler; senza il contributo della controllata americana il risultato scivola del 76% a 61 milioni di euro (da 260). I ricavi netti salgono del 16% a 20,4 miliardi, ma calano da 8,8 a 8,5 se si esclude Chrysler. Anche il risultato netto segue lo stesso andamento: utile in crescita da 112 a 286 milioni con Chrysler, perdita in aumento da 150 a 231 milioni senza l'azienda Usa. A fine trimestre il debito netto industriale è salito a 6,7 miliardi di euro (5,5 senza Chrysler), mentre la liquidità lorda è scesa da 19,7 a 17 miliardi di euro (calo quasi del tutto imputabile alle attività europee).
I dati per area di attività raccontano una storia simile: il Nordamerica, mercato principale di Chrysler, vede un balzo dei ricavi di quasi 3 miliardi e un utile di gestione salito da 395 a 660 milioni, grazie a un aumento superiore al 20% delle consegne; ricavi in lieve crescita ma utile in frenata per l'America Latina (da 397 a 341 il risultato di gestione), mentre il dato europeo conferma i timori della vigilia: fatturato in diminuzione del 13% a 3,82 miliardi, vendite di auto scese da 239 a 203mila, passivo che sale a 238 milioni dai 116 di un anno prima. Utili e ricavi in crescita per i marchi sportivi Ferrari e Maserati, mentre i componenti vedono un fatturato stabile e profitti in diminuzione (da 58 a 38 milioni).
Sulla base dei risultati del trimestre il gruppo ha precisato le stime per il risultato 2012, che scontano una congiuntura ancora negativa in Europa: «Gli eventi degli ultimi 12 mesi hanno rafforzato il nostro giudizio negativo sull'evoluzione dei mercati europei; ravvisiamo persistenti condizioni di debolezza del mercato per il resto del 2012 , per tutto il 2013 ed almeno per una parte del 2014». I target economici per il 2012 sono stati fissati «al livello inferiore dell'intervallo originario». I ricavi sono previsti a 83 miliardi di euro; l'utile della gestione ordinaria a «oltre 3,8 miliardi di euro»; il netto a «oltre 1,2 miliardi di euro». L'indebitamento netto industriale dovrebbe scendere a «circa 6,5 miliardi di euro». Le azioni Fiat in Borsa hanno sbandato dopo l'annuncio dei risultati, perdendo fino al 6% dai massimi di seduta; alle 13 erano tornate attorno a quota 4 euro (-3% rispetto alla chiusura di lunedì).
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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