CANBERRA
È guerra aperta tra il consiglio d'amministrazione di Whitehaven Coal e il suo maggior azionista, il magnate del carbone Nathan Tinkler, alla vigilia dell'assemblea annuale di giovedí.
Il presidente dell'azienda carbonifera australiana, Mark Vaile, ha scritto agli azionisti, mettendo sotto accusa il comportamento di Tinkler, che la scorsa settimana aveva minacciato di votare contro tutti e cinque i consiglieri in attesa di rielezione in quanto «non soddisfatto» degli aggiornamenti finanziari e operativi per il trimestre terminato a settembre resi noti venerdí scorso.
In una lettera, Vaile, ex vice primo ministro e partner d'affari di lungo corso di Tinkler, ha informato gli azionisti che il Tinkler Group Holdings ha fatto «inaspettate e ampiamente pubblicizzate richieste d'informazioni sulla società». Dopo aver puntualizzato che tutte le informazioni richieste erano già presenti nella relazione trimestrale, Vaile ha dichiarato che il consiglio d'aministrazione di Whitehaven non capisce le motivazioni di Tinkler, le cui azioni avrebbero causato seri danni d'immagine e creato incertezza tra i clienti, gli impiegati, i partner e i finanziatori del gruppo carbonifero, oltre che tra la comunità finanziaria in generale.
La saga ai vertici della società ha penalizzato Whitehaven in Borsa fin davenerdí scorso, quando il titolo è sceso del 4,7% a 3,05 dollari australiani. Il valore azionario si è praticamente dimezzato dallo scorso aprile, quando ha avuto luogo il merger con Aston Resources di Tinkler, operazione che aveva portato le azioni a quota 5,88 dollari. La caduta è dovuta dal debole mercato carbonifero, ai dubbi degli investitori sull'espansione del progetto di Maues Creek e alla confusione sulle intenzioni di Tinkler che lo scorso agosto ha tentato un takeover, poi fallito, a 5,20 dollari ad azione. Il magnate del carbone possiede ora il 19,4% di Whitehaven.
L'incertezza sulla gestione del gruppo ha avuto conseguenze sulla leadership e venerdí scorso Vaile ha confermato che è iniziato un piano di sostituzione del managing director Tony Haggarty. Nella lettera mandata agli azionisti Vaile ha chiesto il sostegno per la rielezione di tutti i membri del consiglio. «È importante - ha affermato - che la società abbia un consiglio e un management stabili che assicurino la costruzione di un business a vantaggio di tutti gli azionisti». La mossa passa ora a Tinkler.
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