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Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2012 alle ore 22:10.
L'ultima modifica è del 13 novembre 2012 alle ore 12:43.

Unicredit archivia il terzo trimestre del 2012 con utile netto di 335 milioni (di cui 39,5 milioni dal riacquisto di ABS), in miglioramento rispetto ai 169 milioni del secondo trimestre. Il dato è sopra le attese degli analisti. È quanto si legge in una nota in cui si evidenzia che nei primi nove mesi l'utile sale a 1,4 miliardi. Unicredit ha chiuso i primi nove mesi del 2012 con l'utile netto pari a 1,4 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 847 milioni del corrispondente periodo del 2011 (al netto delle svalutazioni). I ricavi - si legge in una nota - sono saliti del 2% a 19,5 miliardi di euro.
Intesa Sanpaolo, invece, ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto pari a 414 milioni, in calo dell'11,9% rispetto al secondo trimestre e del 21,4% rispetto ai 527 milioni del terzo trimestre 2011. Sul risultato ha pesato un maggiore onere finanziario (454 milioni rispetto ai 152 milioni del secondo trimestre). Il risultato netto è comunque superiore alle stime degli analisti che si attendevano 406 milioni di euro.
I proventi operativi netti del trimestre sono ammontati a 4,44 miliardi dai 4,13 miliardi del secondo trimestre e dai 3,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno a fronte di attese per 4,16 miliardi.
Il risultato della gestione operativa ha fatto segnare un progresso del 17,8% sul trimestre precedente a 6,77 miliardi registrando il valore più elevato dal 2009. In ulteriore miglioramento la patrimonializzazione con un core tier 1 all'11,1% (10,1% al 31 dicembre 2011). Per quanto riguarda le prospettive, l'istituto si attende per il 2012 una sostanziale stabilità redditività operativa rispetto al 2011.
«Dividendo come nel 2011». «Gli importanti risultati che siamo stati in grado di conseguire nei primi nove mesi dell'anno ci pongono nelle condizioni di confermare per il 2012 la distribuzione di un dividendo almeno di pari entità a quello distribuito a valere sul 2011». Lo afferma l'ad di Intesa Sanpaolo, Enrico Cucchiani in una nota di commento ai conti della prima parte dell'anno. Per Intesa Sanpaolo si tratta di una conferma visto che lo stesso Cucchiani, già dopo la semestrale, aveva usato parole analoghe. Nel 2011 il dividendo pagato agli azionisti è stato di 5 centesimi per azione.
A Piazza Affari i titoli Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno fatto un balzo, trascinando i bancari.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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