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Questo articolo è stato pubblicato il 13 novembre 2012 alle ore 22:53.

Wall Street pessimista su "fiscal cliff", perde slancio e chiude in caloWall Street pessimista su "fiscal cliff", perde slancio e chiude in calo

Wall Street non riesce a scrollarsi di dosso i timori sul "fiscal cliff". Il precipizio fiscale e il possibile impatto sull'economia americana sono un problema reale, che rischia di fare perdere al Paese quello slancio che sta faticosamente cercando di trovare. "E' un problema risolvibile", ma una soluzione temporanea "non farebbe che prolungare l'incertezza", ha detto il segretario al Tesoro Timothy Geithner, insistendo tuttavia sullo stesso punto del presidente Barack Obama: non c'è modo di ristabilire la sostenibilità fiscale del Paese senza alzare le tasse per i più ricchi.

Lasciando da parte l'atteggiamento più morbido del passato, Obama ora è passato a una linea più aggressiva, con l'obiettivo di creare consenso sul suo piano, che passa appunto per tagli della spesa e aumenti delle aliquote per i cittadini con reddito più alto: oggi ha visto i leader sindacali e i rappresentanti dei maggiori think thank americani, domani vedrà gli amministratori delegati della Corporate America, venerdì incontrerà alla Casa Bianca i leader democratici e repubblicani del Congresso.

Nel frattempo, gli intermediari a Wall Street stanno a guardare, ma non trovano la via degli acquisti: il Dow Jones, che dopo la partenza in ribasso si era portato in attivo, ha infine ceduto lo 0,46% a 12.756,18 punti, il Nasdaq ha peggiorato i ribassi della giornata chiudendo in calo dello 0,7% a 2.883,89 punti e lo S&P ha lasciato sul campo lo 0,4% a 1.374,53 punti. Non ha aiutato neppure l'unico dato macroeconomico della giornata: l'anno fiscale 2013 è iniziato con il piede sbagliato, dal momento che il deficit federale è salito a 120 miliardi di dollari, dai 98,47 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso e più dei 113 miliardi attesi dagli analisti.

Tra i titoli da segnalare il rialzo di Home Depot (+3,36%), dopo avere superato le stime degli analisti con l'utile del terzo trimestre. Il colosso del fai da te per la casa ha alzato le stime per il 2012 e attende ora un utile di 3,03 dollari per azione con una crescita del fatturato del 5,2%, contro i profitti per 2,95 dollari per azione e un aumento delle vendite del 4,6% stimati in precedenza. In forte ribasso Microsoft (-3,22%), che ha risentito dell'addio a sorpresa di Steven Sinofsky, responsabile della divisione che si occupa del sistema operativo Windows. Tra le blue chip male Caterpillar (-2,25%) e Hewlett-Packard (-2,01%). Piatta Apple (+0,01%), che non riesce a risollevare la testa anche se Retail Sails ha assegnato agli Apple Stores la palma di negozi americani con più alta produttività. Il titolo si mantiene attorno a 543 dollari per azione, ben al di sotto del record storico fissato a settembre a 705,07 dollari.

Uno sguardo agli altri mercati: il petrolio, che oscilla attorno alla soglia degli 85 dollari, ha terminato in ribasso dello 0,2% a 85,38 dollari al barile, mentre l'oro ha chiuso in ribasso, ma confermandosi saldamente al di sopra di quota 1.700 dollari (-6,10 dollari a 1.724,80 dollari l'oncia). In aumento il biglietto verde, con l'euro che si è fermato appena sopra la soglia di 1,27 dollari, scendendo a 1,2703 dollari. In rialzo infine i titoli di stato, con i rendimenti decennali scesi all'1,59% e i trentennali in ribasso al 2,72 per cento.

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