Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2012 alle ore 06:42.

My24


MILANO.
Ancora una volta, un'asta per la vendita della società aeroportuale Sea, controllata dal Comune di Milano. Oggi parte il bando della Provincia di Milano per la cessione dell'intera quota di minoranza detenuta da Palazzo Isimbardi (attraverso Asam), pari al 14,56 percento. Ieri il consiglio provinciale ha votato a favore del provvedimento, con 38 voti favorevoli, due contrari e un astenuto.
Base d'asta: 160 milioni, 4,40 euro ad azione. La gara rimarrà aperta da oggi fino al 27 dicembre. Solo 20 giorni, un tempo molto breve su cui la Corte dei conti avrebbe dato tuttavia il suo nulla osta, essendo motivato dal fatto che l'ente pubblico ha la necessità di trovare subito 83 milioni per rispettare il patto di stabilità. Il bando prevede la possibilità di un ribasso, su cui però Carmen Zizza, consigliere di Asam responsabile del bando, e il presidente della Provincia Guido Podestà danno assicurazioni sul fatto che non ci saranno svendite. Ad oggi l'acquirente più interessato sembrerebbe il fondo F2i, che arriverebbe quindi così a superare il 44 percento.
Nulla di fatto invece sulla cessione del 18% di Pedemontana, controllata dalla Serravalle, società stradale in mano alla Provincia di Milano (attraverso Asam). Il consiglio ieri non ha votato la delibera, già ritirata due giorni fa dalla Commissione affari istituzionali. Il cda di Serravalle ha intanto deciso che l'assemblea del 18 dicembre dovrà valutare la proposta di un aumento di capitale (suggerita dal vicepresidente Paolo Besozzi) e non quella della vendita del 18 percento. Questa ipotesi sembra dunque congelata.
Inoltre ieri il cda di Pedemontana ha deliberato un aumento di capitale per 100 milioni.
Intanto, per quanto riguarda Sea, la procura di Milano ha aperto un fascicolo sulla vicenda della mancata quotazione. La stessa società aeroportuale si era mossa giorni fa con un esposto alla Consob e alla magistratura. Le indagini sono state affidate al procuratore Francesco Greco e per ora si tratta solo di un dossier "modello 45", cioè senza reati né indagati. Una dicitura che ricorda un'altra inchiesta, quella avviata lo scorso anno dalla procura di Milano dopo la vendita del 29,75% di Sea attraverso un'asta del Comune di Milano, vinta dal fondo F2i. Prima è stato aperto un dossier "modello 45" e, qualche mese dopo, un'indagine vera e propria per turbativa d'asta, per la quale l'ad di F2i, Vito Gamberale, risulta tuttora indagato.
Anche stavolta la vicenda della mancata quotazione ruota attorno a F2i, contrario alla Borsa perché gli avrebbe bloccato la scalata di Sea e perché lo avrebbe costretto a iscrivere a bilancio una minusvalenza. Per Palazzo Marino e per i vertici di Sea, la quotazione è stata impedita dalla litigiosità del fondo che attraverso minacce di ricorso e richieste di informazioni aggiuntive avrebbe "turbato il clima", come ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Per i vertici di F2i invece il comportamento ha solo favorito la trasparenza.
La Consob dovrà ora valutare se la quotazione non è avvenuta per questioni strettamente legate alle logiche di mercato o se effettivamente gli investitori si sono ritirati a causa di conflittualità pretestuose. Per quanto riguarda la procura invece si dovrà vedere se l'indagine evolverà in qualcosa di più concreto, e se ci saranno reati e soprattutto indagati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Listino azionario italia

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Principali Indici

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.

Shopping24

Dai nostri archivi