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Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2013 alle ore 07:43.

Le «dark pool», le piazze oscure dove colossali ordini restano anonimi e invisibili al pubblico, sono al centro di nuovi tentativi di portare trasparenza. A pensarci questa volta è direttamente l'authority di autoregolamentazione dei broker, la Financial industry regulatory authority, la Finra.
Il suo presidente, Richard Ketchum, ha indicato in un'intervista al Wall Street Journal che l'authority rafforzerà la sua supervisione per evitare che avvengano manipolazioni dei prezzi. L'esempio citato: ordini sugli exchange tradizionali volti a muovere ad arte le quotazioni e avvantaggiare indebitamente chi opera attraverso le dark pool.
Questi mercati "segreti", frutto estremo della frammentazione del trading, sono da tempo al centro dell'attenzione. Contano ormai per il 15% di tutti gli scambi negli Stati Uniti, rispetto al 3% di cinque anni or sono. E rappresentano la metà di quel 30% di transazioni che ormai avvengono del tutto al di fuori degli exchange. La Finra intende anche migliorare i suoi controlli su un'altra pratica dei grandi investitori, l'high frequency trading, il trading superveloce, che potrebbe danneggiare i risparmiatori.
Il ricorso ad algoritmi e tecnologie sempre più sofisticate e difficili da gestire e controllare ha provocato negli ultimi anni "flash crash", brusche e violente oscillazioni di titoli e indici che rischiano di incrinare la fiducia nei mercati. La Finra ha anche fatto sapere di aver messo all'opera sistemi che sono ormai in grado di verificare l'evolversi di oltre 50 scenari considerati a rischio e che coprono l'80% dei mercati. Nel persguire abusi sulle piazze finanziarie, oscure o meno, l'organismo ha calcolato di aver imposto multe per 68 milioni di dollari l'anno scorso e risarcimenti a investitori per la cifra record di altri 34 milioni.
Ketchum ha concesso l'intervista a Scott Patterson, autore di un recente volume interamente dedicato alle dark pool e in passato di analisi sugli hedge fund. Ma anche altre autorità nei mesi scorsi hanno intensificato la loro azione nei confronti delle nuove frontiere del trading. La Securities and Exchange Commission sta adottando nuove tecnologie e software di monitoraggio del trading acquisite direttamente da un protagonista dell'high-frequency, Tradeworks. Un sistema battezzato Midas e che dovrebbe cominciare a essere operativo quest'anno. La stessa Sec ha fatto scatare negli ultimi anni multe a gestori di dark pool, che possono essere società indipendenti come grandi banche, broker e anche gli stessi exchange. Nel corso del 2013 dovrebbero inoltre accelerare gli sforzi per applicare la riforma di regolamentazione della finanza Dodd-Frank, finora lenti ma aiutati dalla rielezione di Barack Obama alla presidenze degli Stati Uniti, che della riforma è stato grande sostenitore.
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