Nella foto il Boeing 787 Dreamliner della Japan Airlines circondato da mezzi di soccorso, nel Logan International Airport di Boston (AP Photo)

NEW YORK – La Boeing fa i conti con nuove e crescenti preoccupazioni di sicurezza per il suo Dreamliner. La United Airlines, una delle grandi compagnie aeree che ha adottato i velivoli, ha trovato ieri sera difetti nell'impianto elettrico al termine di un'ispezione ordinata dopo che un incendio era esploso il giorno prima a bordo di un 787 della Japan Airlines atterrato a Boston.

Il problema, stando a indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, è stato scoperto nelle componenti di un sistema ausiliario sotto la fusoliera, dove sono addensate le apparecchiature elettriche: cavi installati e collegati in modo scorretto a una batteria. Boeing ha fatto sapere che coopererà con la Japan Airlines per risolvere le preoccupazioni legate all'incendio e United Continental ha indicato a sua volta di essere in contatto con l'azienda per lavorare sulla sicurezza dei 787.

I sistemi elettrici ausiliari sarebbero al centro anche dell'incidente nel velivolo della compagnia giapponese, fortunatamente avvenuto quando era parcheggiato al Logan Airport della città del Massachusetts e i passeggeri erano ormai tutti sbarcati. Non basta: la Japan Airlines è stata ieri costretta a cancellare anche il volo di ritorno organizzato da Boston a Tokyo sempre con un 787 perché il velivolo ha dovuto rinunciare al decollo a causa di un'improvvisa perdita di carburante. La perdita, sulla pista, è stata di quasi 150 litri.

Questi incidenti di percorso per il Dreamliner non sono dei casi isolati La Federal Aviation Admninistration, l'authority dell'aviazione americana, aveva ordinato ispezioni sui 787 non più tardi dello scorso dicembre, preoccupata proprio per perdite di carburante e per l'improprio assemblaggio di alcune componenti dei motori.

Analisti e investitori, già da tempo innervositi dai ritardi del nuovo 787, non hanno perdonato la nuova crisi. Il titolo ha perso ieri quota, cedendo il 2,6% a Wall Street. Boeing, che aveva consegnato i primi esemplari del nuovo velivolo soltanto nel 2011 al termine di tre anni di rinvii, si trova oltretutto in un momento particolarmente delicato: sta cercando di accelerare la produzione con l'obiettivo di smaltire ordini arretrati per circa 800 velivoli. I sofisticati sistemi elettrici e le tecnologie adottate nel Dreamliner hanno complicato la missione, affidata a una articolata catena di fornitori.

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