Il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, al World economic forum di Davos. (Ap)

DAVOS - «La vicenda su Mps, per essere considerata in modo appropriato, va inquadrata nel contesto generale in cui avviene: e questo contesto è quello di un settore finanziario che in Italia è solido». ha detto, partecipando al World economic forum di Davos, il ministro dell'Economia Vittorio Grilli.
«Mettiamola in prospettiva. Il caso MPS è il segno di quanto la crisi finanziaria è stata profonda e che alcune conseguenze sono ancora lì», ha proseguito Grilli.

«Sono quattro i principali snodi sui quali i paesi europei devono intervenire per uscire fuori dalle difficoltà portate dalla crisi, ha poi affermato il ministro dell'Economia a Davos. «Il primo è che per superare questa crisi dobbiamo avere responsabilità fiscale sui bilanci pubblici, più che una disciplina pura e semplice, e questa responsabiltà va inquadrata guardando alla specifica situazione dei singoli paesi».
«Il secondo punto è la stabilità finanziaria - ha proseguito Grilli - dove è necessario tornare alla normalità per avere la fiducia». Il terzo punto è «riguadagnare competitività, che può implicare effettuare passaggi da un settore di attività all'altro».

E il quarto punto è che in un contesto in cui siedono sforzi e riforme alle popolazioni «tutto questo deve avvenire all'insegna di una forte volontà politica verso l'equità».
Inoltre i paesi europei, e in particolare l'Italia che è un'economia avanzata, «devono fronteggiare un problema demografico: la popolazione invecchia, ci sono meno giovani e, soprattutto, molti giovani disoccupati». Lo evidenzia, partecipando al World economic forum di Davos, il ministro dell'Economia Vittorio Grilli, evidenziando che «la crescita può venire solo con piu' giovani produttivi, al più presto».

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