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Questo articolo è stato pubblicato il 01 febbraio 2013 alle ore 11:54.

Al prezzo di un caffè è oggi possibile acquistare 385 azioni quotate in Borsa. Ci riferiamo alle Seat pagine gialle che questa mattina prezzano 0,0027 euro, ovvero meno di 3 millesimi di euro (meno di 4 millesimi di dollaro), nonostante un rimbalzo del 3%. Bisognerebbe attraversare galassie per rivedere la quotazione di 7 euro raggiunta nel marzo 2000, poco prima che scoppiasse la bolla dei titoli della new economy. Da allora la società - che ad oggi capitalizza circa 44 milioni di euro -ha rimodulato il business, da Internet company a compagnia specializzata nella pubblicità, ma ha conosciuto un lento declino. Con un'ulteriore escalation al ribasso negli ultimi mesi.
Nel 2012 il titolo ha ceduto l'81%. Il 29 gennaio il titolo è crollato del 41% a seguito dell'annuncio del cda di sospendere il pagamento della cedola di 42 milioni sul debito in attesa di un'analisi sulla sostenibilità della posizione finanziaria (1,327 miliardi a fine dicembre) e di una verifica sulle previsioni al 2015 alla luce della crisi del mercato pubblicitario. La società utilizzerà quindi il periodo di grazia di 30 giorni, prima di decidere il da farsi. Ma intanto è tecnicamente in default.
Il 30 gennaio la Consob ha deciso di vietare le vendite allo scoperto sul titolo, ma ciò non è bastato a frenare la fuga degli azionisti che hanno chiuso la seduta a -7%. Nello stesso giorno è arrivata una raffica di downgrade: le agenzie di rating S&P e Moody's hanno tagliano i giudizi sulla solvibilità del gruppo. Standard & Poor's ha abbassato il corporate rating portandolo da "B-" a "CC" e il rating del senior secured notes da "B" a "CC". Moody's ha abbassato il corporate-family-rating (Cfr) della società da "Caa1" a "Caa3", e il rating del Senior Secured Notes da "Caa1" a "Caa3".
Ai livelli attuali Seat pagine gialle sta scalando la classifica delle società che hanno il prezzo di Borsa più basso della storia. In questo momento, secondo le elaborazioni dell'Ufficio Studi del Sole 24 Ore, è al quarto posto di questa strana graduatoria. Al primo posto c'è Inter Rao, società russa specializzata nella produzione di energia, che prezza sul listino di Mosca 2 centesimi di rublo, meno di un millesimo di dollaro. Segue un'altra società russa, la Vtb Bank, una banca commerciale molto nota dalle parti dell'Est Europa. Un'azione costa 6 centesimi di rublo, quindi 2 millesimi di dollaro. La classifica delle 10 società quotate con i valori di Borsa di una singola azione più bassi della storia comprende anche l'olandese Amt holding, la colombiana Tablemac fino alla banca cilena Corpbanca che scambia a 6,67 in valuta locale (peso cileno) che equivalgono però al cambio odierno, a 14 millesimi di dollaro.
Valore di Borsa e capitalizzazione
Non bisogna però confondere il valore di Borsa di una singola azione con la capitalizzazione (che si ottiene moltiplicando il valore unitario di Borsa per il numero complessivo delle azioni emesse dalla società). La Vtb bank, pur essendo seconda in questa classifica con le azioni che costano 6 centesimi di rublo, ha una capitalizzazione di 19,5 miliardi di dollari, più di quanto valgono in questo momento le principali banche italiane quotate a Piazza Affari (escluse le big Intesa Sanpaolo e UniCredit). Per questo motivo il valore di un'azione di Borsa non è di per sè indicativo dello stato di salute di un'azienda. Per quello bisogna continuare a guardare i fondamentali dell'azienda.
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