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Questo articolo è stato pubblicato il 12 febbraio 2013 alle ore 22:59.

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New York - Wall Street ha dato il benvenuto al Discorso sullo stato dell'Unione di Barack Obama. In attesa di un intervento del presidente davanti al Congresso che dovrebbe definire una nuova agenda di sostegno all'economia e risanamento dei conti pubblici, gli investitori hanno spinto al rialzo la maggioranza degli indici. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,34% e lo Standard & Poor's 500 lo 0,16%, facendo registrare nuovi massimi dal 2007. Il Dow, a quota 14.018,70, si è ormai avvicinato a meno dell'1% dal record storico di 14,164,53. Il Nasdaq ha invece ceduto lo 0,17 per cento.

Titoli di aziende con bilanci o outlook incoraggianti sono stati premiati. Avon è salito del 22% in risposta a utili superiori alle attese. Coca-Cola ha al contrario ceduto terreno, dopo aver deluso nei volumi globali. Nell'insieme il 74% delle grandi aziende americane ha ad oggi battuto le previsioni di risultati trimestrali.

Tra i tecnologici Facebook ha battuto in ritirata quando il broker Sanford Bernstein ha tagliato la raccomandazione sul titolo. Apple ha ceduto il 2,5% dopo che Tim Cook, il suo amministratore delegato che siederà nel palco del Congresso con la First Lady Michelle durante il discorso di Obama, ha parlato a un convegno di Goldman Sachs minimizzando le pressioni sull'azienda. In particolare ha definito una "sciocca distrazione" il ricorso legale di un hedge fund, Greenlght Capital, per facilitare il varo di nuovi titoli privilegiati con elevate cedole per premiare gli azionisti distribuendo loro parte delle ingenti riserve in contanti accumulate dall'azienda. Cook ha tuttavia indicato che il board studierà comunque la proposta di Greenlight.

Obama dovrebbe proporre nuovi investimenti in infrastrutture, istruzione e energia pulita, quale volano per stimolare una crescita ancora debole e incapace di ridurre la disoccupazione e sostenere il benessere dei ceti medi. Il presidente dovrebbe anche sostenere che la crescita economica non può essere sacrificata sull'altare della riduzione del disavanzo, nonostante questo abbia superato i mille miliardi l'anno, e che anzi aiutare la crescita è il miglior modo per trovare le risorse per risanarlo. Nelle prossime settimane la Casa Bianca sarà impegnata in difficili negoziati con l'opposizione repubblicana per evitare tagli automatici alla spesa pubblica da oltre 80 miliardi che scatteranno il primo marzo se non sarà stato trovato un accordo. Sul fronte internazionale, intanto, dal G7 è arrivata una presa di posizione contro una guerra delle valute che ha cercato di rassicurare i mercati.

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