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Questo articolo è stato pubblicato il 13 febbraio 2013 alle ore 13:14.

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(Corbis)(Corbis)

I tassi sui conti di deposito sono in discesa. Rispetto al 2012 con l'inizio del nuovo anno, nonostante alcune promozioni inverno-primavera, gli interessi pagati dagli istituti di credito operanti in Italia sulla liquidità in giacenza sono in calo.

Una tendenza che riflette una mini distensione delle tensioni sul mercato interbancario (registrata anche dalla lievissima risalita degli indici Euribor) e un calo degli spread sul mercato obbligazionario. Calo che ha spinto molti istituti a diversificare la raccolta con un collocamento record di obbligazioni bancarie.

Tuttavia, le remunerazioni offerte oggi da alcuni istituti, in particolare per chi vincola il capitale, sono decisamente competitive e in molti casi superiori al rendimento netto pagato dai titoli di Stato di rispettiva scadenza (guarda il confronto dei rendimenti sui conti di deposito).

Ad esempio, proprio oggi sono stati battuti all'asta BTp a 3 anni con un rendimento lordo annuo del 2,3%. Sottraendo una ritenuta fiscale del 12,5% (che si applica solo sui titoli di Stato, mentre su conti di depositi e altri prodotti di investimento si sottrae per il fisco il 20%) siamo al 2,01 % netto.

Il Si conto! di Banca Sistema offre il 3,68% netto per chi vincola somme in giacenza per la stessa durata (36 mesi) del BTp collocato oggi dal Tesoro. In più, per chi apre anche un conto corrente (oltre a quello di deposito) il tasso lordo sale di 40 punti base, dal 4,6% al 5% e il netto sale al 4%. Ed è questa la soglia più alta di remunerazione in circolazione sui conti di deposito. Al pari di quella offerta in promozione da Banca per le Marche per vincoli a 12 mesi. Una soglia che, come detto però, è in calo perché a fine 2012 Banca Sistema (senza il vincolo ulteriore dell'apertura del conto corrente) arrivava a pagare fino al 4,32% annuo.

Ha ridotto i tassi anche Banca Ifis, negli ultimi trimestri tra le più aggressive del settore con la massima offerta al 3,68% annuo netto (con vincolo a 730 giorni). L'istituto offre anche un 3% netto senza alcun vincolo di deposito, con l'unica eccezione che, una volte richieste, le somme vengono riaccreditate dopo 33 giorni. Tra le banche tradizionali si spinge fino al 3,6% Banca Mps (nuova liquidità vincolata per 60 mesi) mentre il bouquet di UniCredit va dall'1% al 3,2% netto.

Tassi in picchiata per Iwbank che che a settembre 2012 pagava fino al 4,16% netto mentre adesso si spinge fino al 2,96%. Hanno tagliato di circa 100 punti base anche Chebanca! e Ing direct che offrono rispettivamente massimo fino al 2,4% e 2% netto.

Più aggressiva invece Banca popolare di Milano che che remunera le giacenze (con un minimo di 10mila euro) del 3,2% netto e offre la possibilità 15 giorni prima della scadenza di rinnovare il vincolo al tasso del vincolo ordinario vigente maggiorato di 2 punti.

Non ha ridotto i tassi, invece, banca Ibl che al momento resta come offerta massima al 3% netto, al dispora di Banca Mediolanume (2,88%) Webank (2,8%), Banca Sella (2,56% in promozione nuova raccolta per vincolo a 18 mesi) e il CashPark di Fineco (che paga fino al 2,4% netto nell'ipotesi in cui si vincolino almeno 20mila euro.

Tassi che in ogni caso vincono nettamente il confronto con i BoT a 12 mesi che oggi prezzano sul mercato secondario un rendimento di poco superiore all'1 per cento.

twitter.com/vitolops

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