Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 15 febbraio 2013 alle ore 10:10.

Eni aumenta la cedola per i propri azionisti. La società guidata da Paolo Scaroni ha annunciato ieri la distribuzione di un dividendo di 1,08 euro per azione ( di cui 0,54 già distribuito come acconto nel settembre scorso) con un incremento del 4% rispetto a 1,04 euro pagato per l'esercizio 2011.
Il gruppo petrolifero ha approvato ieri il preconsuntivo 2012 caratterizzato da una consistente crescita nonostante «uno scenario europeo ancora difficile» per il gruppo, come ha dichiarato ieri l'ad Paolo Scaroni. Sulla scia dei risultati diffusi all'apertura dei mercati il titolo segnava un progresso del 3 per cento circa.
L'utile operativo (adjusted) si è impennato del 14,6 per cento su base annua, a quota 19,75 miliardi, con un picco del +17 per cento nell'ultimo trimestre. Numeri che fanno parlare Scaroni di «utili operativi eccellenti» in particolare determinati dalla divisione Exploration & Production. Anche l'utile netto (adjusted) continua a crescere, con un +2,7 per cento a quota 7,13 miliardi, sebbene nell'ultimo trimestre ci sia stata una contrazione del 3,6 per cento dovuta a minori proventi delle società collegate, a un maggiore tax rate di 11 punti percentuali dovuto al maggior contributo della divisione Exploration & Production e alle svalutazioni su imposte differite delle società italiane.
«Il 2012 è stato un anno record per la nostra esplorazione con risorse scoperte pari a circa 6 volte la produzione annua grazie ai risultati eccezionali raggiunti in Mozambico e ai successi ottenuti nell'Africa Occidentale, nel Mare di Barents e in Indonesia.- ha commentato Scaroni -.In Gas & Power e Refining & Marketing abbiamo ottenuto significativi recuperi di efficienza che ci hanno permesso di assorbire buona parte degli effetti di uno scenario europeo ancora difficile. Eni, con una struttura patrimoniale rafforzata anche dalle dismissioni di Snam e Galp, conseguirà nell'upstream tassi di crescita al top dell'industria».
Tra i risultati più significativi conseguiti nel 2012 c'è dunque la riduzione dell'indebitamento, che a fine anno si attesta a 15,45 miliardi in diminuzione di 12,59 miliardi rispetto al 2012 prevalentemente per effetto della cessione di Snam alla Cassa depostiti e prestiti e di altre dismissione oltre che per il flusso di cassa delle attività operative per 12,42 miliardi.
Per quanto riguarda le previsioni per quest'anno, «Eni sottolinea come l'outlook 2013 sia caratterizzato dalle incertezze che gravano sulla ripresa economica mondiale, in particolare nell'Eurozona, e che frenano le decisioni d'investimento e di spesa d'imprese e famiglie».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Listino azionario italia
Moved Permanently
The document has moved here.
Principali Indici
Moved Permanently
The document has moved here.
Moved Permanently
The document has moved here.
Ultimi di sezione
-
banche
«UniCredit più forte sul capitale con la crescita dei profitti»
-
tlc & media
Telecom, accordo sui contenuti con Mediaset
di Antonella Olivieri
-
trimestrali
Chrysler accelera nel II trimestre
di Andrea Malan
-
finanza
Mediobanca rileva il 51% di Cairn Capital. Utili in crescita del 27%, il titolo brilla in Borsa
-
la giornata dei mercati
Borse positive dopo i dati Usa, Milano +1,87%. Banche a picco ad Atene - Mediobanca fa shopping e sale (+6%)
-
ACQUISIZIONI
PartnerRe, Exor vince la partita
di Marigia Mangano