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Questo articolo è stato pubblicato il 28 febbraio 2013 alle ore 10:11.
LONDRA - Quinto anno consecutivo in rosso per Royal Bank of Scotland, che stamani ha annunciato una perdita di 5,17 miliardi di sterline nel 2012 (5,98 miliardi di euro). La banca, che era stata "salvata" dal Tesoro britannico nel 2008 in piena crisi finanziaria, ha però annunciato che sarà "nelle condizioni di salute giuste" per essere venduta prima delle elezioni del 2015. "E' stato un altro anno tempestoso ma cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel," ha detto l'amministratore delegato Stephen Hester. Londra controlla l'81% di Rbs.
"E' stato un anno punitivo, - ha detto il Ceo – nel quale abbiamo cercato di rettificare gli errori del passato." La perdita é aumentata bruscamente rispetto agli 1,9 miliardi del 2011 a causa dei costi dei risarcimenti per le coperture assicurative Ppi vendute ai clienti in modo fraudolento (la banca ha accantonato un totale di 2,2 miliardi). Saliti anche a 700 milioni di sterline i costi dei risarcimenti alle piccole e medie imprese alle quali erano stati venduti prodotti finanziari in modo ingannevole.
A questi oneri straordinari si è aggiunta la multa da 381 milioni di sterline che Rbs ha dovuto pagare alle autoritá americane e britanniche per il suo ruolo nel fixing del tasso interbancario Libor. Infine la banca ha annunciato una perdita ‘artificiale' di 4,65 miliardi di sterline in seguito a una rivalutazione del proprio debito e previste perdite da derivati. I ricavi sono scesi a 25,79 miliardi, mentre l'utile operativo 2012 é salito di 3,5 miliardi di sterline.
Rbs ha anche accolto gli espliciti ‘consigli' del cancelliere George Osborne, che aveva chiesto alla banca di ridurre la divisione di investment banking e la presenza all'estero e concentrare tutte le sue forze sulla Gran Bretagna. Hester ha infatti annunciato la prossima vendita di Citzens, la banca americana che controlla, con una quotazione prevista entro due anni.
"La strategia del Governo é di avere una banca piú forte e piú sicura, che potrá tornare in mani private, - ha detto stamani Osborne. – Ho messo in chiaro che voglio che Rbs sia una banca britannica che serve clienti e imprese britanniche, con una piccola investment bank che sostiene queste attivitá invece di contrastarle. Quindi accolgo con grande favore l'annuncio di Rbs di oggi di una realizzazione accelerata di questa strategia."
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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